I dettagli della cattura di Gionta a Pozzallo

Ha negato, negato e negato fino all’ultimo, fino all’evidenza, Aldo Gionta. S’è arreso solo quando il computer dei carabinieri di Modica ha confermato la completa corrispondenza tra Aldo, il ricercato, e Pasquale, il nome riportato sulla carta d’identità falsa di cui era in possesso. L’indagine è ovviamente partita da Torre Annunziata, dal Gruppo Carabinieri. I militari di quel nucleo investigativo gli stavano dietro da quasi tre mesi, da quando a fine maggio s’era sottratto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale e poi quando il 6 giugno doveva essere arrestato ma era irreperibile.

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