La risposta del Sindaco alla critica che formulata dall’opposizione sulla chiusura a Ferragosto di alcuni luoghi simbolo della storia e della cultura di Modica fa parlare di “assoluta mancanza di una strategia per lo sviluppo turistico della città”. Almeno è questo in sintesi quanto ritiene il consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà, Vito D’Antona, che non si esime dalla controreplica. “A parte l’infelice quanto inopportuno accostamento tra i centri commerciali e i siti turistici – dice – la giustificazione addotta sul riposo festivo dei dipendenti che avrebbero dovuto garantire il servizio,
appare significativa della non conoscenza o sottovalutazione di un elementare quanto basilare principio in base al quale in genere i turisti, da che mondo e mondo, si muovono con maggiore frequenza e in gran parte nel periodo estivo e coincidente con le festività.
Se il Sindaco, come sembra dalla sua dichiarazione, dovesse stabilire quando aprire e chiudere i siti storici, architettonici e culturali della città, inibendoli anche in alcuni giorni festivi di questo periodo dell’anno, significa soltanto che costringe i turisti, che scelgono il nostro territorio nei giorni festivi, ad essere indirizzati altrove, dove sarà possibile fruire dei monumenti in qualsiasi giorno.
La nostra visione del turismo come risorsa per lo sviluppo della città e per il lavoro delle nostre imprese e dei nostri giovani, contiene anche quella di una città che attragga sempre più e meglio i flussi turistici e di una Amministrazione Comunale che, lontana da un atteggiamento propagandistico e dotandosi delle giuste competenze e professionalità, sappia svolgere un ruolo strategico di propulsione, garantendo i servizi minimi di accoglienza.
Incentivare il turismo vuol dire anche guardarsi intorno con modestia, apprendere da quelle realtà più affermate in questo settore e porsi in posizione di ascolto con chi vuole fornire contributi ed idee.
Il richiamo, infine, alle competenze sui siti, che conosciamo benissimo, non ci impedisce di affermare che una Amministrazione, che ha a cuore lo sviluppo economico della sua città, non può limitarsi a registrare in modo notarile che la competenza del Parco di Cava Ispica, uno dei siti archeologici più importanti d’Europa che si trova nel territorio modicano, è di altre amministrazioni e non muovere un dito per avviare una interlocuzione con la Regione Siciliana per la sua completa valorizzazione e fruizione”.