A Pozzallo i corpi di 18 migranti deceduti nel Mediterraneo. Due finiscono in ospedale per avere inalato benzina

sbarco

Arrivati al Porto di Pozzallo i 18 extracomunitari deceduti nel Mare nel Mediterraneo, recuperati dagli uomini della Marina Militare a sud di Lampedusa. Sono i 17 uomini e un neonato di pochi mesi. Erano a bordo di un gommone con altre 73 persone che sono state salvate. Il gommone era stato avvistato nel corso della notte da nave Sirio, che si è diretta nella zona per prestare i soccorsi.

L’imbarcazione era in balia del mare con un problema al motore. Gli uomini della Marina l’hanno raggiunta, hanno tratto in salvo 73 migranti e scoperto che a bordo c’erano anche 18 cadaveri, che, come accennato, sono stati portati al porti di Pozzallo, dove sono nel frattempo sbarcati altri 350 migranti.

Alcune testimonianze parlano di diversi corpi dispersi in mare. I migranti hanno inoltre riferito di essere partiti dalla Libia in 99. Mancano, dunque, all´appello otto persone. Le ricerche da parte degli uomini della Marina sono andate avanti per tutta la notte, ma nessun altro migrante è stato recuperato. Due migranti delle 73 vive sono stati ricoverati all’ospedale di Ragusa per avere inalato benzina, visto che a bordo del gommone c´erano diversi fusti pieni di carburante.
“Ho dato la mia disponibilità ad accogliere le salme – ha detto il sindaco Luigi Ammatuna – ma ho fatto presente alla Prefettura che non ci sono loculi disponibili per la tumulazione”.

“Sono inorridita da queste nuove tragedie in mare ed esprimo le mie condoglianze alle vittime e alle loro famiglie. Ringrazio anche le autorità italiane per gli enormi sforzi messi in atto per aiutare e salvare migliaia di migranti negli ultimi giorni”. Lo afferma in una nota il Commissario Europeo agli affari interni, Cecilia Malmstroem, a seguito delle recenti tragedie nel Mediterraneo.

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