Sempre più difficile una soluzione unitaria per la scelta del presidente della Camera di Commercio di Ragusa da eleggere nella seduta di insediamento del consiglio. Si profila un’elezione a maggioranza. A Ragusa le trattative fra i due schieramenti per trovare una soluzione unitaria sono ferme al palo e non si riesce a trovare un punto d’incontro; nessuno dei due gruppi appare disponibile a fare un passo indietro e i candidati restano Giovanni Brancati e Peppino Giannone. A Palermo, dai corridoi dell’assessorato regionale alle Attività produttive trapela una indiscrezione.
Infatti sarebbero in corso accertamenti sulla posizione di almeno uno dei 28 consiglieri camerali appena nominati. Ciò a seguito dell’entrata in vigore, avvenuta circa un anno fa, della legge numero 39 del 2013, con particolare riferimento all’articolo 7. La norma in questione, infatti, sancirebbe la “non eleggibilità” a consigliere camerale di chi nell’anno precedente abbia ricoperto incarichi di assessore in un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. E nel caso dell’ente ragusano e dei consiglieri che dovrebbero insediarsi c’è Sandro Gambuzza, indicato da Confagricoltura e che è stato assessore al Comune di Scicli nella giunta retta da Franco Susino. Gambuzza è l’ex presidente della Camera di Commercio che si è dimesso a dicembre del 2012. La non eleggibilità di Gambuzza probabilmente verrà manifestata ad inizio della seduta di lunedì e sarà la segreteria generale della Camera di Commercio a pronunciarsi in merito. Intanto sulla vicenda Camera di Commercio si registra un intervento di Giuseppe Dipasquale, commissario de La Destra. «La riunione del Consiglio camerale fissata per lunedì è chiamata a risolvere un nodo cruciale. La mancata ricomposizione degli organismi direttivi e l’assenza di un commissario straordinario ha lasciato nel limbo per alcune settimane l’ente camerale di piazza Libertà determinando un fatto grave di cui nessuno ha più parlato in questi ultimi giorni, la soppressione delle tradizionali date di settembre in cui si teneva la Fiera agroalimentare mediterranea. In attesa che il nuovo consiglio camerale si insedi e riesca a nominare il neopresidente – aggiunge Dipasquale – tutti speriamo che non si registrino nuovi colpi di scena, come invece potrebbe anche accadere, e ci auguriamo che pure la politica, che finora nulla ha fatto per sbloccare questa fase di impasse, possa dare una mano nel senso di supportare il prossimo presidente della Camera di commercio ad individuare le soluzioni adeguate per sostenere il senso di rivalsa delle nostre piccole e medie imprese e la voglia di crescita che le stesse, nonostante la difficile fase, continuano a nutrire».