La grafologa. Un altro punto di Vista… Barak Obama

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La scrittura comunica nel bene e nel male ciò che siamo in un particolare momento della vita.  Ogni segno grafico, ogni sussulto motorio, ogni alzata di penna esprime lo stato d’animo di chi scrive come fosse una foto dell’anima. Per questa ragione, l’analisi di una grafia è sempre un momento intimo e non tutti sono pronti a ri-conoscere la parte nascosta di sé .
La professione di Grafologo, riconosciuta e tutelata a norma di legge in Francia ed in Spagna, se è intesa (ahimè) come attività divertente, di intrattenimento, è basata su un’analisi senza pretese di una scrittura, spesso senza che lo scrivente ne sia necessariamente al corrente.  Viceversa, quando ci si rivolge al Grafologo, si manifesta la volontà di ricercare un altro punto di vista, obiettivo ed immediato, capace, magari, di tradurre in parole quel senso di inquietudine o di malessere che non trova apparente motivo di esistere; fermo restando che il Grafologo non offre soluzioni, invita a guardarsi dentro e se è il caso, a rivolgersi ad uno specialista.
Nel tempo l’opinione pubblica sulla Grafologia è migliorata. Anche se c’è chi continua ad assimilarla a una forma di grafomania e preveggenza, la Grafologia, smarcandosi dall’associazione con altre discipline come la cartomanzia, l’astrologia, la numerologia e così via, è riconosciuta a livello internazionale, come scienza interdisciplinare, poiché – da Napoli in su (!?) – lavora a fianco di altre scienze quali la psicologia, la sociologia, la medicina, la criminologia, la pedagogia, trovando una collocazione in campo sociale e relazionale per meglio conoscere l’essere umano.
E’ riconosciuta come scienza umana poiché dal gesto grafico di un individuo, seguendo un metodo scientifico, si risale alla personalità, rivelandone doti, qualità intellettive ed affettive e quant’altro.
Questa settimana vi offro il mio punto di vista sulla personalità del Presidente Barak Obama:
Lo scrivente è fortemente ligio al dovere e legato al passato da cui attinge i principi e i valori con cui programma i progetti futuri, animato da un atteggiamento tenace e ostinato. Particolare è la firma che si presenta fortemente personalizzata, mentre la grafia appare convenzionale con qualche personalizzazione e in ciò si ravvisa la necessità di rispettare i cliché imposti dal ruolo, in pubblico si sforza di apparire accogliente, socievole e affabile, dal buon eloquio, contestualizza la buona capacità comunicativa.
Tutte queste sono doti ovviamente richieste da chi ricopre un ruolo socialmente e politicamente impegnato eppure lo scrivente con difficoltà, si sforza di restare fedele a sé stesso; l’ atteggiamento accomodante e socievole in realtà sembra essere una chiara reazione ad un marcato senso di insicurezza e ritrosia.
Può sembrare paradossale, eppure non si trova a suo agio nel ruolo di leader perché non ama i rapporti di forza, le pressioni aggressive, a questi preferisce lo spirito di collaborazione e l’intermediazione. Le responsabilità lo impegnano fortemente e lo scrivente, da suo canto, si impegna fino in fondo, buttandosi a capofitto in tutto ciò che intraprende, rischiando spesso di procedere troppo oltre, mancando di obiettività; proprio per questa ragione, egli è consapevole del fatto che ha bisogno di lavorare e decidere in team.
La sua forza sta nell’Io concreto, nell’ostinazione, nell’affabilità funzionale, nella fede nei valori tradizionali, tuttavia la firma così personalizzata esprime una personalità diversa nella sfera privata.
La famiglia è il suo luogo sicuro e da essa scivola fuori con un atteggiamento di difesa. La grande “O” mostra un bisogno di protezione; tende a chiudersi in se stesso per ritemprarsi, per prendere aria, come quando si inspira profondamente prima di una gara per calmare l’ansia, la paura, per prendere il controllo della situazione. L’ambizione e l’energia delle grandi maiuscole sono una reazione ad una zona media poco comprensibile, destrutturata, che mostra un pensiero agile, una intelligenza acuta ma anche una grande insicurezza.  La grafia dunque rivela una personalità meno forte di quanto sia in realtà poiché alla volontà organizzativa e del”fare” si contrappone un carattere timido e tendente al dubbio, all’affermazione di sé attraverso una ferrea volontà di rinnovamento e un un pugno di ferro, lo scrivente preferisce il compromesso.

Dott.ssa Marcella Rizzone Insegnante e Grafologa
Specializzata in Ri-Educazione della Scrittura e in Grafologia Peritale
socio Arigraf – A.G.P. – A.N.G.Ri.S.
Riceve in Via Sacro Cuore, 40 – Modica (RG) marcella.rizzone@libero.it

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