La disperata lettera di una modicana. Il sindaco le risponde

Ignazio Abbate

Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, risponde a Lucia Cannata che nei giorni scorsi aveva scritto una disperata lettera aperta al primo cittadino manifestando i propri disagi, i suoi malumori. Abbate, venuto a conoscenza della missiva attraverso “radiortm.it” ha voluto rispondere. Ecco di seguito il testo.

Preg.ma Sig.ra Lucia,
La presente, in riscontro alla Sua lettera appresa attraverso i canali online, per rappresentarle che da verifiche effettuate, non risulta alcuna interlocuzione con il mio ufficio di segreteria cui avrebbe potuto rivolgersi. Tra l’altro il sottoscritto è sempre stato a disposizione a qualunque  ora del giorno per interloquire con i propri concittadini, che hanno la necessità di esporre le proprie problematiche. Le rappresento, inoltre, che sono stato e lo sarò sempre, fino alla fine del mio mandato, a disposizione di chiunque ha la necessità di incontrarmi. Infatti, ho voluto dedicare tutti i giorni della settimana, ad eccezione del martedì, giorno che ho destinato ai problemi interni e ai funzionari comunali, al ricevimento dei cittadini.
Leggendo attentamente la sua missiva, non posso che manifestarle la mia disponibilità e vicinanza e allo stesso tempo invitarla presso il mio ufficio di Gabinetto, per cercare di capire le sue esigenze e allo stesso tempo trovare delle possibili soluzioni, perché come lei certamente saprà, a Modica vivono numerose famiglie con grandi difficoltà. Per quanto mi riguarda, le confermo la disponibilità, quando lo desidera, può venirmi a trovare, rassicurandola allo stesso tempo, che non ho mai negato a nessuno di potermi parlare, perché, credo fermamente che un buon amministratore debba essere come un buon padre di famiglia, sapere innanzitutto, ascoltare. E questo le assicuro è stato il mio primo obiettivo, aprire le porte del Comune a tutti.
Carissima Lucia, io come lei amo il mio Paese, la mia Città, lotto giorno dopo giorno, sacrificando ogni attimo della mia vita, questo perché sono orgoglioso della mia terra e desidero che questa Città possa offrire sempre di più soprattutto a chi come lei ha serie difficoltà ad andare avanti per sopravvivere, qui non conta il potere, non conta la gerarchia, quello che conta e il bene comune, se sto bene io, devono stare bene pure gli altri. Se ho deciso di cavalcare quest’onda, sacrificando tutto e tutti, non l’ho fatto per interessi personali ma perché amo Modica e lotto per dare sempre di più ai miei cari concittadini. Nel rinnovarle la mia vicinanza e disponibilità, l’aspetto quanto prima nel mio ufficio.
Cordialmente

Ignazio Abbate

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