A Scicli tasse al massimo. Accuse dall’oppozione politica

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Tasse al massimo, sulle prime e sulle seconde case, a strascico, retroattive e senza agevolazioni per le fasce più deboli della società. Queste sono le caratteristiche della stangata da 3.185.000 euro di nuove tasse che, al ritorno dal mare, il Sindaco Susino, la Giunta, il Partito Democratico, l’MpA ed il gruppo dei Consiglieri sedicenti “responsabili”, hanno riservato a tutti gli sciclitani. “I consiglieri responsabili (del futuro dissesto) Giorgio Vindigni, Rocco Verdirame, Marco Causarano, Claudio Caruso, Gianpaolo Aquilino, Guglielmo Ferro, Guglielmo Scimonello, Bernaddetta Alfieri, Salvatore Pellegrino, Mauro Ingallinesi, Salvatore Fortino – dice l’opposizione(Forza Italia, UdC, Territorio e Susino Sindaco –

hanno istituito la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) aumentandola fino al massimo consentito dalla legge, e cioè al 2,5 per mille, anticipando, i provvedimenti previsti dal dissesto, di cui loro stessi sono la causa principale.
Hanno attivato, in pratica, nel modo più iniquo, scellerato e subdolo la leva fiscale nei confronti di tutti, anche degli sciclitani più deboli ed indifesi. Infatti, approvando la Tasi nella misura massima, hanno tassato al massimo possibile anche le prime case, fino ad ieri esentate dal pagamento di qualunque balzello. Ciò senza prevedere alcuna agevolazione per i meno abbienti ed a decorrere dal primo gennaio 2014, quasi a voler meglio voler delimitare la data del ribaltone consumato dal Sindaco, dal Partito Democratico e dai Consiglieri sedicenti “responsabili”.
Quale è stato allora il prezzo pagato dagli sciclitani contribuenti al ribaltone politico ed amministrativo operato a fine dicembre 2013 dal Sindaco Susino che si è letteralmente “consegnato” nelle mani del cons. Vindigni & co ? Ecco la risposta: una nuova e pesantissima tassazione sulle prime case per circa € 1.800.000 e senza alcun paracadute per il ceto più in difficoltà, oltre a € 1.400.000 su tutte le altre abitazioni. E c’è di più: i servizi a domanda individuale (asili nido, impianti sportivi per citare qualche esempio) sono stati aumentati fino al 246,48 per cento.
Eppure hanno scelto, tra le tante opzioni possibili, quella peggiore e più “disumana”. Infatti, adesso Scicli ha raggiunto una tassazione “esorbitante, enorme e spropositata” del 10,1 per mille sulle seconde abitazioni (infatti all’ IMU del 7,6 per mille va aggiunta la TASI al 2,5 per mille) e 2,5 per mille sulle prime case.
Non era più responsabile e socialmente meno pesante incidere sull’IMU, che non colpisce le prime abitazioni? E magari graduandone il peso in ragione del numero delle abitazioni possedute”?

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