Pozzallo, l’approvazione della Tasi non piace. Sul piede di guerra Sinistra Ecologia Libertà

Sel

Sel pozzallese ancora una volta sul piede di guerra. Questa Tasi appena votata non piace e partono le polemiche. Il due per mille della nuova Tasi sarà indigesto per i cittadini in gran parte ancora ignari su quanto deciso dalla civica assise, e già infatti non piace nenache all’opposizione con il circolo Sel che già la etichetta come “stangata” appena servita ai cittadini. Dopo il voto contrario dato dai consiglieri Sel, il circolo locale attacca “la minoranza consiliare (Pozzallo Giovane e PSI) che sostiene sindaco e Giunta” perché avrebbe “imposto l’ennesima salatissima tassa all’intera cittadinanza.”

La percentuale decisa infatti viene considerata “il doppio del minimo dell’ 1x 1000 sancito dalla legge, sostenuto dagli uffici e proposto dal gruppo Sel e da altri consiglieri comunali, e in soldoni significa qualcosa come 1 milione e mezzo-2 milioni in più di tasse per i pozzallesi, una stangata sulla prima casa e sulle altre abitazioni.” Una bella sommetta insomma sul cui vincolo di destinazione non c’è certezza alcuna. Unica consolazione il fatto che la proposta di Sel “sostenuta da altri, per una più ampia rateizzazione ( dalle 2 rate previste alle 6 approvate su base annua)” è stata votata favorevolmente.” Una magra consolazione però per i cittadini, che dopo la recente Tarsu, e l’Imu, dovranno ora racimolare le rate per la Tasi. E le critiche all’amministrazione comunale di Luigi Ammatuna sono pesanti: dall’essere “allo sbando” a considerare i consiglieri e “forse qualcuno nemmeno in grado di capire ciò che vota”. Un “incapaci” generalizzato, con il trarre “vantaggio per rendita di potere, poltrone e interessi clientelari, spalleggiati dal PD (o parte di esso) divenuto ciambella di salvataggio e maggiore responsabile del disastro finanziario delle casse comunali.” E la paventata “operazione Verità” da il la ad una nuova piccata stagione di polemiche.

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