Anche domenica sera la zona di Piazza Matteotti, che comprende il “Carmine” e Piazza Albanese, a Modica, e’ stata teatro di scontri tant’è che le forze dell’ordine sono state costrette a mantenere un presidio permanente fino a tarda sera. Oramai e’ una “guerriglia” giornaliera tra opposte fazioni. C’è stato, infatti, un serrato lancio di pietre tra giovani modicani e tunisini, gli stessi gruppi protagonisti in settimana di altri episodi come l’aggressione di un ventenne al quale un tunisino ha fratturato il setto nasale, il ferimento di un cane meticcio al quale e’ stata inferta una coltellata,
per fortuna non mortale(sabato sera) dallo stesso extracomunitario armato di un grosso coltello, che ha fatto convergere le diverse forze di polizia operanti in città con conseguente dispersione dei due gruppi. “E’ una situazione insostenibile – lamentano alcuni esercenti- . Questi ripetuti episodi, oltre a ingenerare paura, ci sta creando un danno d’immagine ed economico”. Sabato sera dopo il ferimento del cane di proprietà del ventenne ferito pochi giorni prima, una trentina di coetanei modicani, armatissimi di spranghe e bastoni che avevano nascosto in Via Pellico, si sono diretti nella casa dove risiedono i tunisini che starebbero generando questo stato di cose. Avrebbero messo a soqquadro l’abitazione considerato che la persona cercata non si è fatta trovare. A seguito di questi reiterati atti di vandalismo e della presenza di bande che hanno seminato paura per i ripetuti furti e le continue liti e’ stata chiesta al Prefetto la convocazione del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica. “E’ da mesi che segnaliamo la presenza di un gruppetto di tunisini – dice un frequentatore della zona – che assume atteggiamenti prevaricatori, ma non siamo stati presi in considerazione”. E’ necessario arginare la situazione prima che si registri qualcosa di più grave e pare che i presupposti ci siamo tutti”.