In fermento, ieri mattina, i 20 giovani migranti minori ospitati presso il centro messo a disposizione della Chiesa Madre Madonna del Rosario. Momenti di tensione che hanno richiesto l’intervento di carabinieri e Polizia. Dalla scazzottata agli spintoni tra di loro e con gli operatori pozzallesi, sino alle parolacce per esprimere la loro rabbia contro l’ordine della Prefettura di farli spostare presso il Cpa dislocato al porto.
Il sito messo a disposizione dalla diocesi, in pieno centro storico a due passi dal centro cittadino, è considerato dai giovani migranti più appetibile rispetto al Centro di primo soccorso dislocato al porto in periferia. Era facile infatti vederli giocare a carte o a pallone con ragazzi pozzallesi anche sul sagrato della Chiesa, mentre il centro al porto è più decentrato e distante dalle principali vie cittadine dove invece era facile vederli passeggiare a gruppetti. E così ci sono stati momenti di caos. “Hanno protestato contro la decisione di essere spostati- ha chiarito il sindaco Ammarivolta migranti minortuna, presente nei momenti di tensione- ma verranno portati tutti presso il centro per una migliore gestione.” Ed intanto oggi Ammatuna è a Roma per parlare con Alfano e chiudere la questione della proroga e del successivo rinnovo della convenzione per la gestione dei migranti. Chiederà la copertura delle spese di questa vociferata proroga fino al 31 ottobre e un aumento oltre appunto la contestata quota dei 35 euro fissata dal Ministero come quota fissa giornaliera per la gestione dei migranti. Per quanto riguarda i minori migranti invece in pochi hanno deciso di recarsi presso il centro al porto oggi, in tanti invece sembrerebbero rimasti in città in giro a gironzolare senza recarsi presso la struttura di accoglienza disobbedendo all’invito di trasferirsi.