Nuovi attriti al consiglio comunale di Giarratana

michela frasca Giarratana

Nuovo attrito all’interno della maggioranza del consiglio comunale di Giarratana. Dopo la fuoriuscita di Busso e Baglieri adesso, a non condividere alcune scelte del sindaco e della giunta è il consigliere Caravello il quale stanco di vedere disattese le sue proposte in materia sociale prende carta e penna e, con la condivisione di tutti i consiglieri del gruppo Alleanza Popolare per Giarratana, guidato da Michela Frasca, e del consigliere Marco Baglieri, scrive al Presidente del Consiglio per chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario al fine di affrontare la problematica del trasporto scolastico

per gli alunni che frequentano le scuole superiori di Ragusa e Modica. “Già dall’anno scorso l’amministrazione comunale non è stata in grado – afferma Michela Frasca – di garantire il servizio senza creare disagi alle famiglie che hanno dovuto anticipare il costo degli abbonamenti e addirittura l’anno scorso, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre hanno ottenuto poi un rimborso del solo 60%. Un situazione, continua ancora frasca, che in un periodo di crisi come quello che si sta attraversando crea non pochi disagi ai cittadini. Quello che vogliamo proporre all’amministrazione e di fare un piccolo sacrificio per evitare tutti questi disagi. Il sacrificio consisterebbe nel posticipare l’incasso delle indennità di carica per fare in modo di avere la liquidità per pagare gli abbonamenti senza farne anticiparne il costo alle famiglie. E’ paradossale, continua ancora Frasca, come coloro i quali nell’amministrazione precedente inveivano contro gli amministratori che percepivano le indennità di carica adesso non solo hanno cambiato idea ma pretendono (e ottengono)di percepire le stesse con precedenza rispetto ad ogni altro pagamento. In questo modo molte famiglie in difficoltà sono state costrette a ricorrere a passaggi di fiducia e ad autostop per mandare i loro figli a scuola con tutti i rischi che da ciò può derivarne. Se l’amministrazione vuole risparmiare questo risparmio deve cercarlo altrove. Agire in questo modo significa tornare indietro di parecchi anni”.

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