Il Comitato ibleo “No triv” non si arrende e va avanti con nuove forme di mobilitazione. Durante la riunione che si è svolta ieri a Scicli, i componenti del comitato hanno concordato una serie di iniziative che verranno messe in campo da qui a breve per coinvolgere cittadini, associazioni, movimenti e le istituzioni per la difesa del territorio dal rischio delle perforazioni petrolifere. C’è preoccupazione infatti per il recente provvedimento sulle estrazioni che il Governo nazionale ha inserito nel cosiddetto decreto “Sbocca Italia”, gettando la maschera sulla propria idea di sviluppo e di produzione dell’energia: non fonti rinnovabili ma royalties in cambio del petrolio.
Il Comitato ibleo “No triv” informa la cittadinanza che già dal prossimo fine settimana (27-28 settembre) a Scicli sarà avviato un volantinaggio di sensibilizzazione sulla problematica delle trivellazioni e delle perforazioni.
Sabato 4 ottobre sempre a Scicli si terrà un’assemblea pubblica alla quale sono invitati a partecipare semplici cittadini, associazioni, movimenti, partiti politici e rappresentanti istituzionali che a luglio hanno preso parte alla manifestazione sulla spiaggia di Sampieri, aderendo ai contenuti della mobilitazione.
Ed ancora, il comitato ha deciso di chiamare in causa i Consigli comunali dei 12 Comuni iblei, inviando una lettera ai presidenti dei Consessi e ai Sindaci, per chiedere la convocazioni di Consigli aperti per affrontare l’argomento trivellazioni, tutela del territorio e altre forme di produzione di energia.
Infine, entro la fine di ottobre in provincia di Ragusa si terrà una giornata di studi che vedrà la presenza di esperti in materia e di rappresentanti nazionali dei movimenti e delle associazioni che in questi anni si sono occupati di energia alternativa e degli effetti negativi delle perforazioni.