Certi Mass media riscoprono il lato oscuro di Modica e lanciano titoli che vorrebbero il Quartiere San Paolo come unico luogo di violenze. Una visione senzazionalistica e miope che non tiene conto di come, a causa della crisi economica, tutti i Quartieri cittadini siano oggetto di gesti criminali di diversa intensità, sconosciuti fino a pochi anni fa. Non solo San Paolo, ma anche il Quartiere Sorda, dalle zone residenziali a ridosso di Via Silla a via Sacro Cuore, dove nei giorni scorsi si sono verificati diversi furti, alcuni con i cittadini ancora in casa, fino alle Contrade dove furti e danneggiamenti sono all’ordine del giorno. A ciò si aggiungono eventi ancor più preoccupanti come le aggressioni fisiche e minaccie al giornalista Paolo Borrometi e gli attentati incendiari a locali pubblici e agenzie funebri.
A completare questo triste quadro le violenze domestiche che hanno la crisi economica come minimo comun denominatore, che sempre più frequentemente sfociano in gesti disperati. Questo complesso di eventi, slegati tra loro in quanto pianificazione ed esecuzione, ma comunque preoccupanti per la costanza con cui si verificano, non va affrontato in maniera disgiunta, piuttosto è necessaria un’attenzione non solo delle Forze dell’Ordine che, nonostante i tagli e i sacrifici e la dedizione del personale, non riesce a far fronte, da solo a questi eventi in ogni singolo quartiere, poiché si deve controlare tutta la città, ma della politica e dei cittadini tutti.
La microcriminalità in particolare è un fenomeno endemico forte nei quartieri abbandonati dalla politica di questi ultimi 30 anni, come San Paolo. I quartieri del centro storico sono un’enorme risorsa per la città, rappresentandone egregiamente il lato più caratteristico dell’abitare in Sicilia. Il Comune di Ragusa ad esempio ha garantito l’esenzione per 5 anni dalle imposte comunali per le imprese che decidono di trasferirsi nei quartieri storici. San Paolo in particolare gode di un’invidiabile posizione a ridosso di P.zza Matteotti che potrebbe essere la base per visite turistiche ai quartieri antichi. C’è bisogno di ripopolare e riqualificare il quartiere, non di qualche politico locale che vede nell’odio una risposta ai problemi. Per questo il M5S di Modica propone interventi di breve e medio periodo quali:
1)- Censimento degli immobili sfitti abbandonati al centro storico
2)- affidamento degli immobili abbandonati a imprese e cittadini con impegno di recupero dell’immobile e esenzione dal pagamento delle imposte comunali per 5 anni
3)- Riorganizzazione dei servizi e raccolta differenziata porta a porta
4)- Promozione di feste ed eventi culturali, come già fatto in altri quartieri storici della città
5)- Inserimento di San Paolo tra i percorsi turistici della città
6)- installazione di una segnaletica sociale nelle vie del quartiere volta a promuovere comportamenti di rispetto dei luoghi e degli abitanti
7)- Divieto di somministrare bevande alcoliche in bottiglie di vetro
Per attuare queste misure è però necessario il protagonismo degli abitanti in favore del Quartiere che “ricordino” alla Politica le esigenze comuni dei suoi abitanti. Per il M5S non esistono risposte semplici a problemi complessi, ma pianificazione e costanza. Ciò significa creare sinergia tra gli abitanti ed evitare stupide polarizzazioni tra autoctoni e migranti, poiché solo la collaborazione tra tutti può portare risultati positivi e proprio questo evento dimostra come la violenza non ha nazionalità o colore alcuno. Il M5S è formato da cittadini attivi che vogliono il cambiamento e il benessere comune come prerogativa per il benessere personale e della propria famiglia.