Sig. Sindaco,
stamane sono stato a Modica, in Tribunale, per miei impegni professionali. Al mio arrivo ho notato operai intenti ad eliminare tutte le strisce gialle che definivano i parcheggi già destinati agli avvocati, e a ripitturarle in bianco. L’operazione fa seguito ad un suo provvedimento del quale la stampa aveva dato notizia giorni prima.
L’iniziativa si iscrive – al pari dell’altra con la quale si starebbe negoziando la locazione dei piani sopraelevati della struttura all’Arma dei Carabinieri e/o ad altri Enti – in un contesto di rassegnazione, anzi di accelerazione, a perdere l’utilizzo della struttura giudiziaria magari finalizzata a conseguire qualche spicciolo in entrata a fronte dell’enorme danno che la Comunità del comprensorio sta patendo e patirà. Il Comitato, cui in veste istituzionale Lei ha aderito, nel corso della riunione del 13 u.s. ha ribadito l’attuale validità della battaglia intrapresa per l’utilizzo della struttura, avvalorata dal recente deposito in Cassazione dei quesiti referendari e dalla sollevata questione di legittimità costituzionale a cura di un magistrato presso il Tribunale di Torino, modicano, atti entrambi tendenti alla abrogazione delle norme che hanno prodotto la soppressione del Tribunale di Modica.
Ciò posto sono a chiederLe di non unirsi ai cantori del de profundis e di soprassedere ad iniziative malamente fondate sul presupposto della cessazione dell’attività giudiziaria a Modica, almeno sino a quando sulla questione non sarà pronunciata una parola definitiva.
Avv. Enzo Galazzo
portavoce Comitato Pro Tribunale