E’ stato un fulmine a ciel sereno. Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, si è scagliato contro il presidente della Commissione Sanità, il comisano Pippo Digiacomo, a margine della presentazione del ddl sul sistema regionale di istruzione e formazione professionale. Ad un certo punto, infatti, Crocetta è esploso: “A proposito di Digiacomo – ha detto – ecco chi è. E’ quello che mi ha presentato un elenco di raccomandazioni”, mostrando ai giornalisti un foglio con un elenco di nomi,).
“Non ho mai visto in vita mia una cosa del genere – ha incalzato -. Vedete chi è Digiacomo? Sono convinti che tutti siano come loro ma non è cosi'”. La replica del parlamentare regionale di Comiso non si è fatta attandere. Digiacomo parla di intimidazione: “O mi chiede scusa o lo querelo”. Digiacomo ammette, comunque, della lettera con la quale suggeriva alcuni spostamenti di autisti-soccorritori della Seus nell´ambito dell´Asp 7 di Ragusa. L’esponente del Pd annuncia, poi, di avere incaricato i propri legali per valutare se ci siamo i presupposti per querelare per diffamazione il governatore Rosario Crocetta.
La lettera è firmata Pippo D. e contiene 13 nomi di autisti-soccorritori e l´invito a trasferirli “per evitare i disservizi e avvicinare nei luoghi di residenza e alle loro famiglie gli autisti-soccorritori”. “Chi tocca Saro muore – ha detto Digiacomo – Crocetta vada a fare paura a casa sua, a me non fa paura: sbaglia se intendeva intimidire o mortificare la nostra azione di controllo”. Per Digiacomo “c´è una deriva di dossieraggio da parte di Crocetta che non serve a risolvere i problemi della Sicilia, il governatore fa operazioni di mascariamento”. Il deputato del Pd associa il comportamento di Crocetta “alla mia battaglia sulle nomine dei manager”. E conclude: “Non lo querelo solo se mi chiederà scusa”.