Irrimandabile l’intervento di messa in sicurezza dell’ex fornace Penna di punta Pisciotto a Sampieri dopo l’ennesimo crollo di una parte della ciminiera e di alcune pietre dalla struttura dell’immobile. Martedì pomeriggio le forti raffiche di vento che hanno colpito la fascia costiera, “spazzando” via la pesante cappa di afa e di umidità, non hanno risparmiato la preziosa testimonianza di archeologia industriale sita al confine fra Sampieri e Marina di Modica.
Uno dei siti italiani più apprezzati, segnalato anche dal Wwf nell’ambito della campagna “RiutilizziAmo l’Italia”, tesa al recupero di aree degradate e abbandonate che potrebbero essere destinate a un riuso sociale.
Oggi l’ex fornace di laterizi, ben individuabile nella “mànnara” della fiction del commissario Montalbano, è un rudere che subisce danni ad ogni ondata di maltempo. Entrata in funzione nel 1912 è andata distrutta da un incendio doloso nel gennaio del 1924: il manufatto e il terreno su cui insiste sono di proprietà privata ed è uno dei siti più vincolati d’Italia: da quello di inedificabilità assoluta perchè distante dal mare meno di 150 metri, a quello paesaggistico con l’inclusione, nel 2004, con decreto dell’assessore regionale ai beni culturali del tempo, Fabio Granata, al vincolo di Luogo del Cinema.