Pozzallo, convegno sul Consorzio tra comuni. Crocetta non si presenta

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Appare davvero un fallimento annunciato quello il consorziamento. E’ quanto emerso nel corso del convegno organizzato ieri a Pozzallo, presenti numerosi sindaci del comprensorio e del Val di Noto che hanno chiesto strategie coordinate e chiarezza. Un incontro a cui il Presidente Crocetta, atteso tra i relatori, non si è presentato. Ma, in maniera perentoria e chiara, dalla Regione nessuna deroga per la creazione dei Liberi Consorzi, in scadenza oggi. Un no alla deroga arrivato dagli interventi del deputato regionale Nello Di Pasquale e dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Piergiorgio Gerratana.

“Non è stato imposto nulla ai comuni carissimi sindaci- ha sottolineato Di Pasquale- ogni città con il suo consiglio comunale è stata libera di decidere cosa fare. Solo oggi avremo chiaro le idee di cosa discutiamo e quanti sono i comuni, dopo di che abbiamo lavorato già ad una bozza di legge che tiene conto delle nuove disposizioni normative, dei tributi, del personale e delle esigenze dei territori e dei compiti espletati dai liberi consorzi. L’hanno chiamata bozza proprio perché verrà trasmessa e servirà per entrare nel merito della legge. Non è vero che è stato un abuso. Penso allora che ci sia deroga al 28 settembre. Il mio impegno e che appena arriva la bozza la frà avere al mio sindaco in modo che la possa trasmettere a tutti quanti in modo che poi raccoglieremo qualcosa di positivo da poter fare.” A sei mesi dalla legge così, per Palermo, si chiude una fase per aprirne un’altra di riorganizzazione. “Se entro oggi nessun comune si esprimerà per l’adesione al consorzio- ha spiegato l’assessore Gerratana- resterà fuori, la legge esiste da marzo e i comuni sono stati liberi di decidere se promuovere l’adesione ad un libero consorzio o ad un altro e ora il 28 settembre non si può pretendere di avere una proroga. Chi ha deciso avrà 60 giorni per indire il referendum. E’ una questione di scelte. Si finirà con una rioroganizzazione delle competenze decise finalmente in maniera organica e perfetta, in tempi veloci. La Regione ha già un’idea di come ripartire le competenze. Il governo regionale attenderà fino ad oggi le scelte dei comuni, da domani si aprirà ora un dibattito che sarà il più partecipato possibile con il coinvolgimento degli enti locali, delle Anci, delle unviersità e si parlerà di competenze e anche di risorse. La Regione non ha intenzione di trasferire ed assegnare competenze senza la previsione dell’eventuale spesa e copertura delle risorse che ci vogliono per gestire ad esempio le strade e le scuole. Su questo dobbiamo essere chiari. La Regione mirerà a difendere le volontà espresse dai territori.”

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