Domenica con il pubblico delle grandi occasioni è stato inaugurato lo spazio culturale polifunzionale “Le Case degli Avi” di Via Roma a Modica Alta Don Gino Tirrito, parroco della Chiesa di Sant’Antonio, dopo aver proceduto alla benedizione dei locali ha riflettuto assieme a Mario Incatasciato, Mirella Spillicchi e Simona Incatasciato sul ruolo che possono avere le iniziative a carattere culturale in un contesto, come quello di Modica Alta , antico borgo della terra iblea, dalle spiccate caratteristiche di identità ed in qualche caso di integrità territoriale .
L’antica casa fortificata , galleria di souvenir fisici e dell’anima ,proposta da SI-Moutique ed IngegniCultura è già realtà e nelle prossime settimane si arricchirà ulteriormente con la nascita del Museo diffuso “Murika, racconti di pietra” che avrà come filo conduttore la pietra di Modica e le realizzazioni tramite essa e rappresenterà una sorta di viaggio nel tempo e nella storia della città .
Quindi anche a Modica, nell’ambito del progetto Si-Moutique, nasce un eco- museo teso alla conservazione etnografica dell’ antico abitare e al recupero e alla valorizzazione dell’identità dei luoghi.
Già nel 1891 in Europa verrà inaugurato Skansen, su idea di Artur Hazelius,sull’isola svedese di Djurgarden, prima forma di ricostruzione di ambienti popolari per preservarne non solo l’architettura ma anche la cultura. Di queste strutture con funzioni pedagogiche –illustrative ne sorgono successivamente in Scandinavia e in Olanda e oggi la lista è lunga: dal Lychnostatis cretese allo Zaanse Schans olandese, dal torinese PAV allo Steam inglese per giungere alle “Case degli Avi” a Modica Alta.
Questo il programma tracciato da Mario Incatasciato, presidente di IngegniCultura, nel corso dell’intensa e partecipata serata.