RAGUSA. LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA RECIDIVO: POSITIVO ALL’ALCOLBLOW, GUIDAVA UBRIACO

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Non si arresta l’attività di controllo del territorio condotta dalle Squadre Volanti: posti di controllo, vigilanze e controlli serrati, persone identificate e controlli ai veicoli, verifiche presso pubblici locali e frequenti soste presso gli obiettivi sensibili sono espletati anche durante tutta la settimana, secondo l’istituzionale dispositivo del Controllo del Territorio.  Erano da poco trascorse le 20.00 di ieri, quando una telefonata giunta al 113 segnalava una Ford Fiesta di colore bianco procedere in modo anomalo ed a fari spenti nei pressi di contrada Selvaggio, a Ragusa: immediatamente sopraggiunta sul luogo, la pattuglia di Volante intercettava l’utilitaria segnalata mentre arrestava la propria marcia nei pressi di un distributore di benzina ivi situato.
Bloccato il conducente, si appurava il fortissimo alito vinoso e la poca aderenza alla realtà: fatto scendere dal veicolo, il medesimo non si reggeva in piedi e pronunciava frasi senza significato.
L’uomo è stato identificato per un 36enne ragusano, con precedenti di polizia per furto e rissa, oltre a due precedenti denunce per guida sotto l’effetto di alcol e destinatario di molteplici provvedimenti per violazioni al Codice della Strada.
Accompagnato presso gli Uffici della locale Sezione Polizia Stradale, il recidivo ragusano veniva sottoposto ai prescritti accertamenti alcolemici, mediante alcolblow, dai quali scaturiva l’esito positivo avendo riscontrato un valore di 3.54 gr/l e 3.61 gr/l, ad una distanza temporale di circa dieci minuti, rispetto ad un tasso tollerabile di 0.5 gr/l.  Gli accertamenti dimostravano altresì la mancanza di obbligatoria copertura assicurativa del veicolo per la responsabilità civile verso terzi, violazione per la quale veniva irrogata una sanzione pecuniaria pari a 841.00 euro.  Ultimati gli accertamenti rituali, il 36enne ragusano veniva deferito in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria per la guida in stato di ebbrezza: conducente e veicolo – sottoposto a sequestro – venivano quindi affidati ad un parente del malcapitato, sul quale grava la custodia del mezzo stesso.  L’uomo, cui verranno decurtati 10 punti dalla patente, rischia altresì la sospensione del titolo di guida da 1 a 2 anni.

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