Salvatore Pagano ex candidato a sindaco di Monterosso Almo critica l’Amministrazione Buscema

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Salvatore Pagano, ex candidato a sindaco di Monterosso Almo nelle ultime amministrative, critica in maniera forte l’Amministrazione comunale in carica. Nella lunga e circostanziata dichiarazione afferma: “L’amministrazione Buscema ha tradito e frodato i cittadini monterossani, ma soprattutto ha tradito la minoranza numerica dei cittadini che gli ha dato fiducia. A questi cittadini ha carpito il voto e la fiducia! Buscema ne ha utilizzato il consenso per diventare il Sindaco legale seppure minoritario per utilizzarlo solo a vantaggio di poche persone le quali traggono benefici economici in cambio dei pochi vantaggi che arrecano all’interesse generale e molto a se stessi, pagati ovviamente da tutti i cittadini.”

Siamo arrivati a metà del mandato amministrativo, un tempo abbastanza lungo per dare un giudizio di valore sull’operato e sui risultati conseguiti dalla Giunta Buscema. Se si vanno a confrontare i risultati amministrativi con gli obiettivi risultanti dal programma elettorale presentato, seppur interamente copiato come è stato rilevato aldilà di ogni ragionevole dubbio, questi sono scandalosamente insufficienti tali da giustificare una bocciatura e una richiesta di rimozione in blocco della Giunta. Non c’è traccia di nessuna capacità operativo-programmatica: i proclami elettorali enunciati col ruggito del leone si sono trasformati in belati sommessi di pecore. Ovviamente il nostro giudizio non riguarda la sfera personale che rispettiamo e sulla quale non ci è lecito esprimerci, ma sulle concrete capacità dimostrate e sui risultati conseguiti: un disastro totale. Dire che si è fatta normale amministrazione è troppo e sarebbe il male minore: da una amministrazione ci si aspetta un sussulto, una passione amministrativa, l’abbozzo di una strategia di sviluppo, la volontà di perseguire l’interesse generale. Di tutto ciò non c’è traccia. Di più, quando hanno tentato qualche iniziativa lodevole – vicende palazzo Cocuzza-, proposta non da loro ma da altri, non solo l’hanno fatta abortire miseramente ma hanno innescato dei meccanismi giudiziari che coinvolgeranno oltre che loro anche ignari cittadini e uffici competenti che si sono fidati di una millantata competenza enunciata ma contraddetta clamorosamente nei fatti; e all’orizzonte si annunciano cicloni giudiziari che potrebbero comportare danni all’erario e alle tasche dei cittadini: ma il Consiglio comunale avrà cura di tutelare l’interesse generale della comunità. Quindi una Giunta che non esiste che non fa e quando cerca di fare crea disastri. Siamo l’unico paese che ha una Giunta che non presenta regolari rendiconti di manifestazioni ed eventi realizzati con contributi e sponsorizzazioni con la giustificazione ribadita, in pubblico Consiglio comunale e più volte reiterata negli anni da più di un esponente della Giunta e mai contraddetta né dal Sindaco, né dagli altri assessori, che alcuni individui e società sponsorizzanti vogliono mantenere l’anonimato: costoro non si rendono conto delle gravi illegalità commesse e della caterva di norme amministrative infrante. Qualcuno dirà: ma perché allora il Consiglio che è organo di controllo non manda gli atti alla Procura o alla Corte dei Conti? È un bel dilemma e innesca una domanda di intensa riflessione sulla quale è corretto coinvolgere l’opinione pubblica. Tale dilemma così si può sintetizzare: non si è mai contrari alle iniziative che danno lustro alla comunità da qualunque parte esse provengano, dalla Giunta Buscema oppure dalla Maggioranza consiliare” il Paese che vorrei-Pagano Sindaco, però si chiede che esse vengano realizzate rispettando le leggi. Ma quando le leggi non vengono rispettate il Consiglio che deve fare? Denunciare alla procura i reati e le responsabilità amministrative con le conseguenze del caso per i rei o tacere perché siamo tutti cittadini di Monterossso e abbiano conoscenze e relazioni personali reciproche? Questo è il Dilemma! Ma se l’invio della documentazione amministrativa alla Procura crea problemi di coscienza l’invio alla Corte dei Conti dovrebbe essere un atto a garanzia della trasparenza contabile da perseguire a vantaggio dei cittadini i quali pagano le tasse e vogliono sapere come la Giunta gestisce e impiega i loro denari: concetto ribadito dal D.lgs 14.03.2013 n.33. Per finire. La Giunta Buscema non fa niente, nemmeno l’ordinaria amministrazione, quando cerca di fare qualcosa di utile crea disastri con implicazioni giudiziarie: se almeno prima di procedere ai disastri si consigliasse con qualche operatore del diritto di cui si avvale, che pagato dai cittadini viene male utilizzato e non coinvolto non utilizzandone le indubbie e riconosciute competenze giuridiche. L’amministrazione Buscema ha tradito e frodato i cittadini monterossani, ma soprattutto ha tradito la minoranza numerica che gli ha dato fiducia. A questi cittadini ha carpito il voto e la fiducia! Ne ha utilizzato il consenso per diventare il Sindaco legale seppure minoritario per utilizzarlo solo a vantaggio di poche persone le quali traggono benefici economici in cambio dei pochi vantaggi che arrecano all’interesse generale e molto a se stessi, pagati ovviamente da tutti i cittadini. Concludendo! Poiché Buscema conosce e frequenta poco o punto la competenza amministrativa e sconosce l’interesse generale ma soddisfa gli impegni privati assunti specialmente quando a soddisfarli provvedono le tasse dei monterossani allora è disponibile a eccessi paradossali e grotteschi: pagare due volte per lo stesso lavoro uno de pochi beneficiati dalle promesse elettorali; ogni mese per la funzione di esperto e ancora ogni volta che rappresenta in giudizio l’amministrazione. Tutto ciò malgrado delle sentenze della corte dei Conti abbiano ribadito la dubbia legalità di simili procedure: un delitto contro il buon senso, la trasparenza e l’imparzialità dell’amministrazione. Il troppo stroppia! Giusto avvalersi delle competenze specifiche di professionisti locali nei casi in cui l’amministrazione ne è sprovvista, ma altra cosa e pagarli due volte per lo stesso lavoro. Ma Buscema dice che anche l’Amministrazione Sardo ha fatto lo stessol Mente sapendo di mentire: per quattro anni e mezzo l’amministrazione Sardo non ha avuto nessun esperto pagato mensilmente e in più per gli incarichi di rappresentanza in giudizio. Solo negli ultimi sei mesi di mandato l’ex sindaco Sardo ha prodotto un provvedimento simile in chiaro dissenso da chi scrive: ma l’amministrazione Sardo era un’amministrazione che si connotava per una altissima capacità tecnico-amministrativa e un’altrettanto dialettica interna ed esterna dimostrata da una mozione di censura presentata dalla maggioranza consiliare contro il Sindaco. Tutto ciò mentre molti cittadini versano in gravi condizioni economiche e si aspettano capacità progettuali e iniziative di interesse generale: Il buon Buscema ha privatizzato la cosa pubblica! Ora mi taccio! Non prima di un’ultima constatazione; meno male che il primo anno la maggioranza consiliare ha bocciato lo schema di bilancio presentato da Buscema che prevedeva un aumento del carico fiscale di oltre 200.000 Euro rischiando lo scioglimento del Consiglio: ma la maggioranza conosceva bene le carte e i numeri a differenza del Sindaco e ha proposto un bilancio senza aumento di tasse. Ebbene proviamo a immaginare come avrebbe impiegato queste risorse carpite con la frode ai cittadini: Le avrebbe impiegate in progetti e investimenti di carattere generale oppure, come è lecito supporre, per alimentare clientele personali pagate dai cittadini? Le bugie espresse in pubblico comizio dal Sindaco Buscema durante la campagna elettorale riguardo alla rinuncia, del 60% , dell’indennità di carica e le spese per incarichi professionali, di dubbissimo fondamento giuridico, non richieste dalla situazione amministrative ma solo per soddisfare impegni elettorali pesano sul bilancio comunale per migliaia di euro ogni anno , quasi l’equivalente di un cantiere di lavoro coinvolgente dieci , quindici persone: in cinque anni avremo dilapidato centinaia di migliaia di euro che avremmo potuto impiegare in investimenti strutturali oppure in cantieri di lavoro e a sostegno delle attività artigianali invece di concentrarli in poche mani. Il tutto pagato dalle tasse dei cittadini.Un solo esempio: l’indennità di carica percepita da un esponente della Giunta Buscema è uguale alla somma di quattro indennità della giunta Sardo: non diciamo altro! Non confrontiamo poi i risultati amministrativi! E non dicano a scusante loro che il Presidente del Consiglio comunale percepisce per intero l’indennità, mal comune mezzo gaudio diranno loro. C’e una grande differenza morale : Gaetano Dibenedetto non ha frodato i cittadini e a ricevuto un copioso consenso per quello di buono che aveva fatto come vice-sindaco nella Giunta Sardo , Il Sindaco Buscema ha fatto invece una solenne promessa pubblica che ha rinnegato, lui e i suoi, un momento dopo essere stato eletto: una truffa ai danni degli ignari cittadini. “

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