Noto: V Convegno internazionale di Bioetica dal 16 al 18 ottobre. Alla ricerca dell’identità perduta: dal corpo all’immagine, dalla politica alla clinica

DON STEFANO MODICA

Cerimonia di apertura del V Convegno internazionale di Bioetica il prossimo 16 ottobre a Noto, sul tema: “Alla ricerca dell’identita’ perduta: dal corpo all’immagine – dalla politica alla clinica. quali confini?” Il convegno si terrà nella Basilica Cattedrale e proseguirà nell’Aula Magna del Seminario, alla presenza di convegnisti provenienti da ogni parte d’Italia, oltre che di Autorità istituzionali e politiche. L’evento si colloca nell’ambito di un più ampio progetto, voluto quattro anni fa da Mons. Antonio Staglianò

il quale terrà anche una relazione il 17 ottobre, per offrire ad un pubblico qualificato l’occasione di riflettere su questioni legate alle fondamentali problematiche della vita umana. A coordinare l’iniziativa sarà il Prof. Stefano Modica, Direttore del comitato scientifico, composto altresì dai professori Pietro Grassi, Adriano Minardo e Domenico Pisana, e presieduto dal vescovo Mons. Antonio Staglianò.
“Quest’anno il Convegno – afferma il Direttore scientifico Stefano Modica(nella foto) – intende affrontare le questioni inerenti l’identità umana; oggi, infatti, alla locuzione ‘identità personale’ possono essere attribuiti vari significati, che ruotano tutti attorno ad un unico denominatore: l’identità umana è la formula che riassume ciò che rende una persona quella che è; il ‘chi sono io’ è diventato sinonimo di ‘che cos’è l’umano’ ”.
Tale “questione” assume oggi in particolare un peso notevole in rapporto all’ostentato dominio della scienza e della tecnica, che intendono costituirsi come paradigma unico e universale nel farsi dell’umano, proprio della post-modernità . In questo contesto i diversi saperi si sentono impegnati a pronunciarsi autorevolmente intorno alla questione seducente dell’identità umana e tra questi non manca di farlo la teologia con uno stile di confronto-dialogo con quanti intendono dire l’humanun dell’uomo, che si traduce nella molteplicità delle esperienze.
Per due intense giornate, il 17 e 18 ottobre, ben 15 relatori, di alto profilo, si confronteranno su questo tema, per un approfondimento dei principi scientifici delle relative questioni e delle possibili valutazioni bioetiche. Il tema che il convegno si propone è di grande attualità. La cronaca quotidiana si sofferma spesso su problematiche che hanno a che vedere con la vita e l’identità del singolo in molteplici aspetti del suo vivere e del suo esprimersi. Il Convegno, aperto a tutti, si rivolge in modo particolare ai medici, agli infermieri, ai giuristi, agli insegnanti, agli assistenti sociali, agli educatori, ai volontari impegnati nella difesa della vita.
I lavori si struttureranno in quattro sessioni nelle quali la riflessione bioetica sarà delineata dall’apporto scientifico di esperti del settore, che si alterneranno tra relazioni e dibattiti sul significato della scienza, portando avanti, come ormai tradizione, un discorso libero da facili entusiasmi e superficiali ostracismi, per unire in un unico significato le tante conoscenze disponibili e giungere ad una visione equilibrata della vita umana.
Il Convegno è aperto a tutti, ma in particolare si rivolge a medici, infermieri, personale operante nelle strutture socio-sanitarie, giuristi, docenti e studenti e collaboratori nel campo della formazione. L’evento, organizzato dalla Diocesi di Noto, è inserito nel Programma Nazionale per la Formazione degli operatori della sanità E.C.M., ed è prevista l’acquisizione di crediti E.C.M. tramite partecipazione per medici, infermieri, farmacisti, ostetrici, biologi, tecnici di laboratorio, psicologi e tutte le figure afferenti alle categorie socio-sanitarie.

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