Nessuno ha pensato ai disabili da inserire nei benefici dell’imposta di soggiorno a Modica

Disabile-vignetta

Il Regolamento per l’applicazione dell’imposta di soggiorno della città di Modica, non menziona minimamente, tra le finalità cui l’imposta è destinata, interventi a favore delle persone con disabilità, pur tenute al pagamento dell’imposta come chiunque altro(non figurando tra i soggetti beneficiari dell’esenzione).  “Un maggior coinvolgimento, da parte del Consorzio degli Operatori Turistici, delle numerose associazioni che ruotano intorno al mondo della disabilità – lamenta l’Anffas di Modica – avrebbe, invece, potuto portare a un Regolamento(e quindi a un modello di turismo) più vicino alle specifiche esigenze di tanti potenziali visitatori”.

Un altro esempio tra i tanti: il servizio di trasporto pubblico nella nostra città è garantito per le persone con disabilità da appositi scivoli, che consentono anche a chi è in carrozzina di poterne usufruire (disponendo, a differenza dell’autista, della chiave per azionare lo scivolo). “Ci chiediamo quindi come potrebbe spostarsi, a Modica, un turista in carrozzina, e se la definirebbe una città “accessibile”, partendo dalla considerazione che l’utente, anche se con disabilità, è ben disposto a pagare un servizio, purché però questo sia di qualità.
Sperando che queste nostre considerazioni possano essere un utile spunto di riflessione, ed anche un occasione, per esprimere al meglio il potenziale di un territorio che ha un’altissima vocazione turistica, ci auguriamo anche che “i luoghi di Montalbano” non vengano nel frattempo trasferiti in Puglia (dove, vi assicuriamo, l’accessibilità è tutta un’altra storia)”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa