Sette chili di marijuana, nascosti nel bagaglio, diretti a Malta. Mohammed Misbawu, 20 anni, ghanese, venerdì scorso aveva acquistato un biglietto per andare nell’Isola dei Cavalieri direttamente al Porto di Pozzallo, quindi si era diretto verso l’imbarco del catamarano. Il suo modo sospetto ed agitato aveva allertato la Guardia di Finanza. Durante i controlli degli altri passeggeri, improvvisamente, il giovane ha abbandonato i bagagli e si dato alla fuga fuori dall’area portuale. Sono scattate le ricerche e in breve l’extracomunitario
è stato rintracciato all’interno di un locale pubblico pozzallese. Dopo una breve colluttazione, perché aveva tentato di opporre resistenza, è stato bloccato e condotto presso gli uffici della Squadra Operativa Stanziale, dove l’immediata perquisizione dei bagagli ha permesso di rinvenire all’interno, occultati tra i capi d’abbigliamento, ben sei involucri di cellophane contenenti un’ingente quantità di sostanza stupefacente, oltre ai documenti d’identità. Sono stati trovati, avvolti, come si diceva, tra gli indumenti, ben sei involucri perfettamente confezionati con cellophane e nastro adesivo, del peso di circa un chilo ciascuno per un totale complessivo di 6,735 chili di marijuana che, dopo essere stata cautelata, è stata inviata ai laboratori dell’Asp di Ragusa per stabilirne con precisione qualità, quantità e principio attivo. Oltre allo stupefacente, sono stati sequestrati tre telefoni cellulari e un tablet, utili per le indagini di polizia.
Il giovane ghanese è stato, quindi, arrestato per traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale e tradotto presso la casa circondariale di Ragusa. “Queste attività illecite – spiega il tenente Andrea Masciullo, comandante della Tenenza di Pozzallo – sono poste in essere con più frequenza durante il weekend, ipotizzando erroneamente un minore controllo da parte delle Forze di Polizia. I controlli mirati all’imbarco del catamarano per Malta delle fiamme gialle hanno ancora una volta permesso di bloccare il rifornimento del mercato di spaccio maltese”.