(VIDEO) Pozzallo. Dalla Libia con due gommoni, salvati da mercantile. Fermati due ghanesi

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A distanza di poche ore dai 6 uomini fermati a Pozzallo per avere condotto in Italia 500 persone, gli investigatori hanno individuato 4 scafisti responsabili di aver condotto due gommoni partiti dalle coste libiche. Si tratta di due somali, Abdulla Mustaf Alì, 32 anni, e Baye Munser Abdnaasir, 31 enne, scafisti del primo gommone, e di due ghanesi, Emmanuel Kwesi Gyasi, 34 anni, e Issac Abbey Qurye, 25 anni, per il secondo gommone.

 Sabato scorso due motonavi della Guardia Costiera Maltese effettuavano il soccorso in acque SAR Libiche a 120 miglia a sud da Malta, di 172 clandestini provenienti, su due gommoni,  dalla Libia. Successivamente le predette unità navali si dirigevano, su indicazione dell’M.R.C.C. di Roma, verso il porto di Pozzallo dove giungevano intorno alle 19. Alla stessa ora iniziava lo sbarco dei migranti che terminava alle  19,55. I migranti, 143 uomini, 26 donne (di cui 3 in gravidanza trasportate presso l’Ospedale Maggiore di Modica) e 3 minori femmine, provenienti da Somalia, Eritrea, Camerun, Nigeria e Ghana, venivano ospitati presso il Centro di Prima Accoglienza.

 

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Ragusa e del Servizio Centrale Operativo (Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato), con la partecipazione di un’aliquota di Carabinieri ed una Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza lavorando senza sosta sin dalle prime ore di giorno 4 sono riusciti a trovare tutti gli elementi per fermare gli scafisti.
Questa volta sono salpati insieme dalla Libia 2 gommoni e fianco a fianco hanno fatto rotta per le coste italiane fino a quando, considerate le fatiscenti condizioni dei natanti utilizzati, sono stati soccorsi.
Si trattava di uomini e donne subsahariani, tutti chiusi in capannoni e picchiati prima della partenza per incutere loro terrore e non farli parlare una volta giunti in Italia.
Anche in questa occasione però è stato fondamentale l’aiuto dei testimoni, dei passeggeri che viaggiavano con loro. Ore ed ore devono passare per rassicurarli che nulla gli accadrà e poi finalmente le loro dichiarazioni rese in favore della giustizia.
Gli investigatori hanno riassunto le varie fasi: tutti vanno in Libia e cercano un organizzatore; poi vengono messi in grossi capannoni e rinchiusi li fino alla partenza; all’improvviso un avviso, dovete partire tutti in piedi e sui camion; a bordo di camion o furgoni fino alla spiaggia; tutti a bordo dei gommoni il più velocemente possibile; devono salire in fretta e per questo picchiati; poi la partenza fino alla richiesta di aiuto a chi li porterà in Italia. Questa volta gli scafisti hanno pure confessato ammettendo di aver percepito del denaro che sarebbe andato alla famiglia di origine.  La professionalità degli uomini della Polizia Giudiziaria ha permesso di individuare anche questa volta gli autori di questo traffico di migranti ormai diventato un enorme businnes per gli organizzatori, in questo caso ghanesi, somali e libici.  Stante quanto dichiarato dai testimoni gli organizzatori hanno incassato per i due gommoni quasi 80.000 dollari in quanto i passeggeri hanno pagato 400 dollari cadauno.  In corso indagini sul quarto sbarco giunto al porto di Pozzallo ieri sera. 104 sono i migranti sbarcati, tutti uomini provenienti dalle regioni del centro Africa.

 httpv://www.youtube.com/watch?v=AuPfWu1vTT0&feature=youtu.be

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