Questa volta proviamo a seguire il procedimento inverso ovvero, chi può essere l’artefice di questa grafia ? E’ una scrittura semplice e poco personalizzata, riprende infatti le caratteristiche grafodinamiche insegnate a scuola. Il tracciato grafico, vale a dire come le lettere sono state costruite e come procedono verso la fine del rigo, si snoda poco verso destra con una linea tendenzialmente curva che presenta ripassi sulla stessa linea; le forme grafiche sono incerte, spesso in due parti (d,g) ed è soprattutto la zona media a risentire del peso degli allunghi superiori, evidenti si, ma forzati.
Alcune lettere appaiono anche come il frutto di un movimento incompleto (g) ed proprio l’incompletezza contribuisce a sottolineare la sensazione di parziale sviluppo del proprio Sè.
In sostanza è una grafia poco evoluta, troppo poco personalizzata, piccola, con una zona media (o centrale) sofferta, non veloce nella stesura ma ostacolata da ritocchi, incollamenti tra lettere e riprese, ovvero nella costruzione le lettere sono affiancate le une alle altre o, con lo spostamento della penna, si riprende la costruzione della lettera successiva dove si è terminata la precedente.
Complessivamente dunque, si tratta di una persona il cui carattere non è ancora ben definito, adolescenziale , poco incline ad assumersi le responsabilità ed incerto nelle direzioni da prendere.
Adesso aggiungiamo alcuni elementi a queso profilo: si tratta della grafia di un uomo, studente di 23 anni.
Ci sono alcuni elementi di eleganza e c’è una grafia piccola e scritta lettera per lettera (definita giustapposta) ma tendente ad una filiformità quasi detrutturata, per cui lo scrivente può dirsi incline al buongusto e desideroso di distinguersi, ma l’insicurezza nell’affrontare la quotidianità sommata ad un’emotività mal gestita, lo conduce ad aver necessariamente bisogno di qualcuno che lo accompagni e lo sostenga nei percorsi di vita.
Nella grafia prevale la forma sul movimento, i gesti di costrizione sono nettamente superiori a quelli di liberazione; è una grafia lenta con gesti di ritorno a sinistra, pertanto definiti regressivi; la forma pur prevalendo, non è ben salda sul rigo, ma a volte oscilla o scivola sul rigo, altre si ferma con ripassi e piccole colorazioni di inchiostro che trasmettono la sensazione di ansia, timore nel procedere.
Su tutto però spiccano gli allunghi superiori che presentano occhielli aperti , a volte anche slanciati ( f, l,) , ciò sta a significare che chi scrive è una persona molto sensibile, proiettata verso la fantasia e con una buona immaginazione; tuttavia gli stessi allunghi sono un pò acerbi, sofferti, non personalizzati, per cui anche in questo caso la fantasia non ha un’accezione positiva poiché costituisce una minaccia al pensiero critico e obiettivo, rendendo semmai lo scrivente facilmente influenzabile o semplicemente poco capace di prendere decisioni importanti da solo.
Adesso sveliamo il mistero. La grafia appartiene a Raffaele Sollecito quando frequentava l’università. Il suo nome è legato all’omicidio di “Meredith Kercher… uccisa a Perugia la notte tra il primo e il 2 novembre del 2007. Quattro giorni dopo la polizia arrestò Sollecito, la Knox, allora sua fidanzata, e Patrick Lumumba, risultato poi però totalmente estraneo al delitto e quindi prosciolto. In cella finì invece, il 20 novembre, Rudy Guede che, processato con il rito abbreviato, sta scontando una condanna definitiva a 16 anni di reclusione. Sollecito e la Knox vennero invece condannati in primo grado, venendo poi assolti in appello e tornando liberi (la giovane è tornata nella sua Seattle). Quindi la decisione della Cassazione e il nuovo processo a Firenze con le condanne contro le quali hanno fatto ricorso i loro difensori. A marzo prossimo saranno nuovamente i supremi giudici a pronunciarsi” (fonte il Secolo XIX del 30 settembre 2014).
Al di là di ogni giudizio, l’ultima cosa che un grafologo professionista deve fare, dalla grafia emerge un carattere debole e poco incline al comando, ancora in formazione e per questo facilmente influenzabile, naturalmente portato a seguire le decisioni di una personalità forte che lo gestisce a livello emotivo e/o affettivo.
Dott.ssa Marcella Rizzone
Grafologa – Specializzata in Ri-Educazione della Scrittura e in Grafologia Peritale
socioArigraf – A.G.P. – A.N.G.Ri.S.
Via Sacro Cuore, 40 – Modica (RG) marcella.rizzone@libero.it