RAGUSA. PRESENTATO IN PREFETTURA IL PIANO DI CONTINGENZA SANITARIO DELLA REGIONE SICILIA PER I MIGRANTI.

Prefettura Ragusa palazzo

Stamane, nei saloni dei rappresentanza del Palazzo del Governo di Ragusa è stata ospitata l’iniziativa di presentazione del piano di contingenza sanitario della Regione Sicilia per i migranti, in vigore dal 3 ottobre scorso, giorno del primo anniversario del naufragio di Lampedusa.

Ha aperto i lavori il Prefetto Annunziato Vardè che ha ringraziato i rappresentanti dell’Assessorato regionale alla Salute per avere voluto scegliere Ragusa come prima provincia per un confronto operativo su uno strumento che rappresenta senza dubbio uno strumento di grande importanza che tende a valorizzare il coordinamento tra gli enti e le realtà di volontariato impegnate sul territorio: è, infatti, la collaborazione tra le Istituzioni pubbliche e le associazioni no profit a permettere il funzionameneto della macchina dell’accoglienza durante gli sbarchi che – ha precisato – nella provincia di Ragusa, hanno fatto registrare un numero eccezionale di presenze, con 96 sbarchi e oltre 23.000 migranti giunti al porto di Pozzallo dall’inizio dell’anno.

Alla presenza dei vertici delle Forze territoriali di Polizia, della Capitaneria di porto di Pozzallo, di numerosi Sindaci, del dirigente del Servizio provinciale del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, di rappresentanti della Croce Rossa Italiana, del mondo del volontariato, del progetto “Praesidium”, di “Medici senza Frontiere” e di “Medici per i diritti Umani”, il responsabile del settore Migrazione dell’Assessorato regionale alla Sanità e coordinatore del piano dott. Francesco Bongiorno, insieme al direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale dott. Maurizio Aricò, ha illustrato i contenuti del nuovo sistema operativo finalizzato ad affrontare al meglio gli aspetti sanitari del fenomeno connessi ai consistenti flussi migratori che stanno interessando la Sicilia, attraverso una gestione efficiente delle risorse, procedure e modalità univoche e risposte efficaci ai molteplici rischi per salute sia durante le operazioni di sbarco, che all’interno dei centri di accoglienza.

Nella circostanza, è stato posto l’accento sulla importanza del Piano che, mediante un insieme coordinato di procedure certe e standardizzate d’intervento sanitario consente, in particolare, di monitorare i rischi correlati a varie malattie per prevenirne la diffusione, escludendo ogni possibilità di contagio.

Uno degli aspetti più innovativi del Piano, che trova applicazione sia per gli sbarchi di migranti pianificati nel contesto dell’operazione “Mare Nostrum” sia per gli sbarchi che avvengano al di fuori di qualsiasi operazione programmata, è il controllo da parte di ispettori sanitari dell’assessorato all’interno dei centri di accoglienza per verificare le condizioni igienico-sanitarie e la catalogazione per singola malattia infettiva con apposite schede (più di 100) in modo che ogni operatore, al momento dello sbarco, abbia uno strumento per saperle eventualmente riconoscere e agire di conseguenza.

Il Prefetto, a conclusione, ha precisato che a livello locale il sistema operativo finora attuato secondo il vigente “Piano provinciale di soccorso e assistenza in emergenza sbarchi” è risultato efficace e che, pertanto, si tratta di allineare le procedure in atto con gli indirizzi del nuovo piano di contingenza, salvaguardando le buone pratiche già sperimentate con efficacia ed efficienza organizzativa e gestionale.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa