Nulla accade per caso, niente è frutto dell’accanimento del destino, tutto è conseguente alla superficialità dell’uomo, al permissivismo di molte Istituzioni ma soprattutto all’ignavia di certi poteri che divenute caste,commettono reati che rimangono impuniti provocando rabbia nelle vittime che avrebbero diritto ad una giustizia che non arriva. L’alluvione di Genova dei giorni scorsi è uno dei tanti esempi di questa amara verità.
La Regione Liguria è ad alto rischio idrogeologico, infatti non è nuova a catastrofi come quella del 9 ottobre scorso; già nel 1970 visse la stessa drammatica esperienza che si ripetè nel 2011. Oltre alle precisazioni del capo della Protezione civile che addebita alcune inesattezze agli istituti di previsioni meteorologiche,questa Regione ha delle fragilità nel proprio territorio rese pericolose da concezioni costruttive,frutto di concessioni politiche finalizzate ad un ritorno in termini di consenso elettorale, senza tener conto che la natura quando viene violentata oltre misura prima o poi restituisce il torto subito. Ciò che comunque credo sia da ritenere assolutamente intollerabile è il fatto che alcuni burocrati abbiano impedito la realizzazione di opere già finanziate nel 2012 che avrebbero potuto evitare il ripetersi di quanto accaduto con l’alluvione del 2011. Se la loro ignavia non avesse bloccato tali opere, molto probabilmente i danni di questi giorni che già sono stimati in 300 milioni di euro si sarebbero potuti evitare. Ancora una volta però, dopo le polemiche dei primi giorni successivi al grave evento, non se ne parlerà più ed ancora una volta coloro che sarebbero responsabili di disastri che hanno sconvolto migliaia di vite, rimarranno indisturbati ai loro posti impuniti. E’ questa impunità che pesa più dei danni verificatisi !
Vivremo tanto a lungo da poter assistere nel nostro Paese a vedere condannare chi si rende responsabile di certi disastri, a prescindere dal potere di appartenenza?