Celebrata con un concorso di disegni la Scoperta dell’America al Palacultura di Modica

Scoperta dell'America l'uditorio

Trasmettere alle giovanissime generazioni il significato e l’importanza della scoperta dell’ America, uno degli snodi epocali della storia di tutti i tempi, compiuta dall’italianissimo Cristoforo Colombo (non volle mai nazionalizzarsi né in Portogallo, né in Spagna), sono le ragioni per le quali ieri al palacultura si è tenuto un momento di riflessione e la premiazione dei migliori elaborati del concorso scolastico “I viaggi di Colombo”.  L’evento, promosso dal Comune, dal Consorzio di tutela del cioccolato artigianale di Modica, dall’ Istituto Alberghiero “Principi Grimaldi” di Modica e dal Liceo artistico, è servito a fissare alcuni aspetti legati alla scoperta del Nuovo Mondo.
Lo storico Giuseppe Barone ha puntualizzato che la scelta del viaggiatore genovese fosse obbligata: non poteva andare ad oriente dove imperversava la guerra ottomana ma bensì ad occidente, alla scoperta di terre sconosciute. E fu proprio da quella scoperta che nasce, ante litteram, il processo di globalizzazione.  Il nome di Colombo è portatore di pace ed è egli stesso un uomo di pace che si apre a quelle culture, tradizioni, modi di vivere e abitudini delle quali renderà edotta l’intera Europa.  Ai giovani va sempre spiegato il senso della scoperta che si porta dietro grandi patrimoni culturali che aiutano a individuare sempre nuove frontiere del sapere.
Cristoforo Colombo si orientava con le mappe geografiche del genovese Paolo Centurióne Cantèlli, cosmografo e viaggiatore che aveva nesso con la Conte di Modica: quest’ultimo, infatti, aveva un rapporto di committenza con la famiglia Grimaldi di Modica.  Tra i significati della scoperta dell’America e la città di Modica c’è un collegamento assai significativo.
La etnoatropologa, Grazia Dormiente, e direttrice culturale del Consorzio di tutela, ha sintetizzato nell’incontro e nella trasformazione il legame tra i “mandorli” di cacao e il cioccolato.
Nel quarto viaggio di Cristoforo Colombo nelle Americhe, avviene il primo incontro tra un europeo e i semi di cacao. Esattamente nell’isola di Guanja a nord dell’Honduras.
Da una canoa maya, come ha raccontato il figlio Fernardo, caddero alcune “mandorle” di cacao e incuriosì la velocità con la quale furono recuperate in acqua dagli indigeni. Nei fatti i semi di cacao erano moneta di scambio perché il loro valore era legato all’alimentazione.
Da questo nesso il Consorzio di tutela-che per l’occasione ha stampato un incarto celebrativo- intende costruire il percorso del museo narrante che intende raccontare il lungo viaggio del cioccolato dall’America sino all’Europa e alla Sicilia.
Ma non di solo cioccolato si alimentò la ibridazione dei prodotti che dall’America Colombo fece conoscere all’Europa: zucchine, peperoni, patate, fagioli, pomodori, zucche. Si trattò del primo processo di globalizzazione agricolo ed alimentare.  I “viaggi di Colombo” hanno registrato un buon successo.
Gli alunni del secondo ciclo delle scuole elementari e delle scuole medie degli Istituti “R.Poidomani”, “Giovanni XXIII”, “Giacomo Albo” e del comprensivo “Carlo Amore” hanno aderito all’iniziativa lanciata dall’amministrazione.
Sono stati presentati 15o tra disegni e grafiche aventi ad oggetto la Scoperta dell’America e la commissione giudicatrice ( composta dal Sindaco, Ignazio Abbate, dall’assessore alla P.I., Orazio Di Giacomo, del dirigente scolastico Sergio Carrubba, dei professori Angelo Ricci e Giancarlo Cappello del Liceo Artistico) ha assegnato il primo premio, per la sezione scuola media, all’alunna Adriana Garaffa, frequentante la terza classe della scuola media Giovanni XXIII e ha assegnato il primo premio per la sezione secondo ciclo delle scuole elementari all’alunno Gabriele Cicero della classe V^ B dell’Istituto comprensivo “Carlo Amore”.  La commissione ha poi assegnato nove menzioni speciali.  All’ampia riflessione sull’evento hanno partecipato il sindaco, l’assessore alla P.I. Orazio Di Giacomo, il prof. Giuseppe Barone e la Prof.ssa Grazia Dormiente; i lavori sono stati coordinati dalla PO del settore dr.ssa Anita Portelli.
Assente per concomitanti impegni di carattere istituzionale il Console Generale degli Stati Uniti d’America in Italia, Colombia A.Barrose che in una nota inviata al sindaco rileva:”E’ interessante notare come grazie all’esplorazione delle Americhe, dalle foreste dell’America centrale il cacao giunse in Europa attraverso gli spagnoli, attorno alla metà del cinquecento. In Sicilia nel XVI secolo, gli spagnoli lo introdussero nella “Contea di Modica”. A differenza di quanto avvenne nel Regno d’Italia e in tutta l’Europa, nella Contea di Modica non si passò mai alla lavorazione industriale, conservando così nel corso dei secoli sino ad oggi la genuinità e la purezza degli ingredienti, nonché l’artigianalità della sua manifattura. E’ pertanto significativo che proprio Modica, patria incontestata del cioccolato, si sia prodigata per celebrare l’avventuriero che primo fra gli europei assaggiò il cioccolato”.
“Sentiamo forte il legame tra l’istituzione Comune e la cultura, commentano il sindaco, Abbate, e l’assessore alla P.I., Orazio Di Giacomo, quando quest’ultima è il frutto di un avvenimento che ha determinato il corso della storia di tutti i tempi. L’attenzione per le scuole in questo contesto è altissima perché intendiamo rivalutare avvenimenti e figure storiche che in qualche modo continuano ad avere attinenza con la nostra città. Se lo merita il ricordo di Cristoforo Colombo per il contributo che ci ha dato e che morì a Valladolid, dimenticato da tutti, nel 1506”.

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