“Non siamo noi la causa del dissesto del comune di Pozzallo.” Così ieri consiglieri di opposizione, al ” Meno Assenza”, hanno sottolineato davanti a tanti cittadini partecipi. Nel corso dell’l’incontro Rifondiamo Pozzallo, promosso dai consiglieri di opposizione si è voluto così rispondere alle accuse mosse da qualche giorno ai consiglieri dall’amministrazione comunale dopo la passata seduta del 30 settembre. L’accusa “hanno creato un danno erariale pari a 4 milioni circa di euro” al Comune non votando la Tari 2014, non è piaciuta. “Stiamo continuando a cercare di redigerlo il riequilibrio- aveva detto l’assessore al bilancio Gugliotta nella seduta dell’8 ottobre –
di fare il punto ma se non cambia la storia delle tariffe Tari il danno erariale è forte. Qualcuno renderà conto alla giustizia- ha sottolineato Gugliotta riferendosi al voto dei consiglieri-non abbiamo certezza di poter risanare se non abbiamo certezze sulla Tari”. Ma i consiglieri non ci stanno e hanno voluto consultare i cittadini per mettere i puntini sulle i. “Non abbiamo votato una delibera Tari perché poco chiara- hanno spiegato unanimi i consiglieri di opposizione- solo per aver espresso il nostro voto dovremo rendere conto alla giustizia? Ci chiediamo quale è il reato che abbiamo commesso. Hanno portato pochi minuti prima della seduta una delibera con un aumento improvviso di 400 mila euro di cui gli stessi funzionari comunali non sapevano nulla e non avevano trovato fatture di appoggio, ne l’ha accettata il segretario comunale. La nostra richiesta di avere atti giustificativi e determine non ha avuto risposte, mancavano gli atti formali. Ora la loro arroganza è quella di voler far creder alla città che il dissesto è colpa nostra, così non è. Dov’è il Pd che nella passata amministrazione faceva un volantino ogni domenica ed oggi tace: pensa forse che tutto va bene?” Ed ecco allora la spiegazione condivida che il dissesto, ormai alle porte per le casse comunali, getti le proprie radici molto indietro, maturando progressivamente dalla fine degli anni 90 ad oggi, con tre passate amministrazioni che non hanno saputo tirare la cinghia, continuando invece a remare solo in un senso senza assumersi scelte difficili di tagli per ottenere ed conservare consenso politico. Dall’amministrazione di Roberto Ammatuna a quella di Giuseppe Sulsenti, per arrivare ora sulla scrivania di Luigi Ammatuna, nonostante le vane promesse di risanamento fatte in campagna elettorale a cui tanti cittadini hanno creduto. Un momento ormai annunciato da tempo, inevitabile se entro i 9 novembre non si sarà un piano di riequilibrio pronto con un preventivo 2014 tracciato. E già circolano voci che lo stesso esperto del comune per il bilancio pare voglia lasciare. “La capacità di questa amministrazione comunale è nulla- hanno infine tuonato- allargano i numeri o vanno a casa.” Chissà cosa risponderà Luigi Ammatuna, da qualche giorno però, nonostante il momento critico, negli States per festeggiare il Columbus Day.
nella foto i consiglieri Strazzulla, Santaera, il moderatore, Asta, Toscano Zocco, Ruffino