La replica del Sindaco alla posizione dell’opposizione consiliare, contraria all’introduzione della Tasi a Modica, come voluta dall’Amministrazione Comunale e dai suoi consiglieri, viene definita “nervosa” e come “un attacco politico personale che tradisce la difficoltà di rispondere nel merito alle questioni sollevate”. Vito D’Antona, capogruppo di Sel, torna sulla vicenda Tasi, argomento che in in queste ore sta occupando i modicani e non solo nei conteggi per il pagamento del primo acconto in scadenza il 16 ottobre. “Il Sindaco – dice D’Antona – cerca di arrampicarsi sugli specchi, fino al punto di affermare che la non introduzione della Tasi avrebbe esposto il Comune a notevoli problemi finanziari,
mentre continua a spendere come se nulla fosse. Ribadiamo ancora una volta la verità sulla Tasi, difficilmente confutabile: la Tasi è stata introdotta da legge nazionale, ma ai Comuni spetta la disciplina e la possibilità di determinare l’aliquota, tra un minimo dell’1 per mille e un massimo del 2.5 per mille, fino ad azzerarla: l’Amministrazione Comunale di Modica ha scelto l’1,85 per mille;
la legge ha stabilito che la somma dell’aliquota Imu e di quella Tasi non può superare il limite massimo previsto per la sola Imu (massimo 10,6 per mille): a Modica la somma è pari al 10,45 per mille;
la Tasi grava su qualunque fabbricato, compresa l’abitazione principale, la cui tassazione viene introdotta con la Tasi dopo l’esclusione dalla stessa dell’Imu;
la Tasi deve essere pagata, in quota anche dagli inquilini non proprietari (da un minimo del 10% ad un massimo del 30%): a Modica gli inquilini pagheranno il 30 per cento della tassa;
la legge ha dato facoltà ai comuni di prevedere detrazioni o agevolazioni che possono tenere conto anche della capacità contributiva del proprietario (limite Isee o figli a carico, ecc.): l’Amministrazione Comunale di Modica ha deliberatamente escluso di prevedere qualunque deduzione per venire incontro alla fasce più deboli.
Il Sindaco, invece di polemizzare con il consigliere D’Antona, si assuma apertamente la responsabilità della scelta fatta, tragga con modestia da questa vicenda un insegnamento e si ponga in ascolto alle difficoltà di quanti si accingono a pagare una tassa certamente odiosa”.