Vanno nell’appartamento ereditato dai genitori, ma lo trovano occupato da un altro nucleo familiare. Da circa tre anni l’appartamento di edilizia popolare era chiuso dopo la morte dell’assegnataria(moglie dell’originario intestatario). Una giovane coppia ha, dunque, deciso di forzare la porta e di stabilirvici. L’avente diritto, dopo il decesso della donna che la occupava da decenni, è una figlia che attualmente si trova ricoverata in una comunità di cura.
Nei giorni scorsi uno dei fratelli di quest’ultima si è recato nella casa paterna, che si trova in una palazzina di Via Silla, e non è potuto entrare: l’appartamento era occupato da un giovane modicano e dalla moglie, tra l’altro in stato di gravidanza. L’uomo ha chiesto conto e ragione poi ha chiamato la polizia che si è portata sul posto per capire i fatti. Dai controlli è emerso che gli occupanti dell’immobile si erano autodenunciati all’Istituto Autonomo Case Popolari di Ragusa e che, pertanto, sarà compito dell’organismo proprietario assumere provvedimenti. Nel corso degli accertamenti è risultato che l’originaria famiglia assegnataria non aveva mai provveduto a “riscattare” l’immobile quando l’Iacp lo mise in vendita come avevano fatto quasi tutti gli altri. A questo punto si dovrà attendere la decisione dell’Istituto Case Popolari anche se è molto probabile che il giovane che, in atto, occupa l’appartamento possa essere deferito all’Autorità Giudiziaria per occupazione abusiva di immobile già assegnato alla fine degli anni ’60 ad altri.