A Monterosso Almo il fenomneo del pascolo abusivo e degli animali vaganti sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza. Molti sono i disagi che ancora oggi vive la comunità monterossana. Ed ecco che il sindaco Paolo Buscema prende ancora una volta carta e penna e scrive una circostanziata missiva al Prefetto di Ragusa, al questore, ai comandanti Provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, del del Corpo Forestale, dell’Azienda Foreste Demaniali e al dirigente veterinario dell’Asp 7 di Ragusa.
Nella missiva il primo cittadino ribadisce come molti cittadini monterossani sono lesi nel loro diritto di proprietà, che ogni giorno decine di persone segnalano al sindaco i gravi disagi a causa deli animali lasciati incustoditi dai proprietari di mandrie che si spostano in modo incontrollato, devastando le coltivazioni nei terreni privati. ” E non solo – rimarca ancora il sindaco Buscema – questi animali occupano le strade comunali creando un serio e grave pericolo alla circolazione ed all’incolumità di chi si trova a percorrerle, soprattutto di notte. E’ ormai un serio problema di ordine pubblico”. ” Ad oggi – continua il sindaco – non sono bastati ordinanze sindacali, sedute aperte dei Consigli Comunali, interventi delle forze dell’ordine, continui sequestri di capi di bestiame, sanzioni ed altre azioni portate avanti negli anni. La mia volontà, e quella della mia Amministrazione, è di non fermarsi fino a quando questo fenomeno avrà una fine tale da riportare serenità nei cittadini, ripristinando la totale legalità e garantendo il pieno diritto di proprietà a quanti fino ad oggi hanno subito”. Il sindaco Buscema conclude la missiva con un appello: “Chiedo a tutte le istituzioni interessate, nell’ambito delle proprie competenze, ed in particolare al Prefetto di Ragusa, un fattivo impegno a volere adottare in tempi brevi tutti i provvedimenti necessari volti a garantire la pubblica incolumità dei cittadini monterossani, affinchè questa annosa ed ormai insopportabile piaga abbia fine. Sono disposto non solo a qualunque azione ma ad aprire un tavolo tecnico per affrontare compiutamente la suddetta problematica”.