Arriva la risposta scritta per l’interrogazione presentata dalla consigliere de Il Timone, Melania Santaera, lo scorso 26 settembre, rivolta al presidente della civica assise, al sindaco ed al segretario. Lascia qualche perplessità e fa riflettere. La Santaera chiedeva chiarimenti in merito ad una delibera di giunta del 12 luglio scorso, per preparare l’esiguo programma dell’estate pozzallese. Una delibera votata dallo stesso primo cittadino,che in maniera diretta o indiretta, come la risposta scritta sottintende, interessava un suo congiunto diretto.
Nell’organizzare una mostra di quadri, tra gli eventi culturali pozzallesi, era stata coinvolta l’artista Francesca Capitini a cui appunto i componenti della giunta avevano assegnato il compito di promuovere la manifestazione culturale. Ma a riscuotere i mille euro pattuiti, “su espressa richiesta prima verbale e poi scritta della suddetta Capitini- si legge nella risposta scritta- il rimborso spese a lei accordato è stato pagato al procuratore indicato dalla stessa interessata nella persona di G. G.”. E, come si spiega nella stessa risposta scritta a firma del segretario comunale Bella, fin qui nulla di male visto che tra la Capitini e la giunta non esiste “nessuna parentela.” La difficoltà invece è legata al fatto che chi ha svolto funzione di mandatario dell’artista e non è portatore di un interesse diretto all’adozione degli atti amministrativi propedeutici e successivi alla deliberazione” è stato il signor G. che “invece “ha rapporti di affinità con il sindaco essendo il genero della sorella”. Insomma, solo un intermediario da quanto dice la risposta scritta, un intermediario diretto parente del primo cittadino. Il marito della nipote. Un porta busta se così si può dire, ed allora si potrebbero insinuare più ripercussioni, ma lasciamo ad altri il compito.