Modica, “crociata” contro il trasferimento di Don Michele Fidone a Ispica

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I fedeli non accettano il trasferimento del loro parroco e allora si crea un “movimento spontaneo” che vuole contrastare il provvedimento del vescovo. Residenti della parrocchia del Carmine di Piazza Matteotti a Modica ma anche fedeli di varie zone e commercianti della zona si mobilitano per chiedere a vescovo di Noto, Antonio Stagliano’, di recedere dalla decisione di trasferire don Michele Fidone da Modica ad Ispica, cosa che dovrebbe avvenire nei primi giorni di novembre come già annunciato dall’alto prelato.

“Chiedo da parrocchiana e da residente del Quartiere San Paolo – dice Loredana Ricca – una spiegazione coerente dal vescovo, perché se il trasferimento rappresenta un premio, perché il nostro parroco deve essere trasferito in altra città? Semmai dovrebbe andare in una parrocchia cittadina più importante o in una delle comunità locali che vivono nel degrado totale, viste le capacità di Don Fidone”. Domenica prossima, dopo la messa, sarà avviata una petizione da inviare a Monsignor Stagliano’, a cui e’ stata già spedita una pesante lettera, con la quale viene contestato “aspramente” il trasferimento. “Secondo me – dice Antonio Sabellini, operatore ecologico – il trasferimento di Padre Michele equivale a rinnegare e a disconoscere tutto il lavoro fatto da dieci anni a questa parte. Prima del 2004 la parrocchia era vuota, fredda, buia, non c’era la partecipazione vera. E’ normale che un prete giovane abbia più iniziativa. Se il Vescovo intende premiarlo, lo trasferisca in un’altra parrocchia di Modica che ha le stesse necessità di sviluppo”. “Ci vorrebbe una spiegazione più convincente – aggiunge Orazio Ricca -. E’ inconcepibile mandare allo sbaraglio “un gregge” che ha trovato il suo pastore. Don Michele oramai e’ uno di noi”.

nella foto, Padre Fidone, a sx, col Prefetto di Ragusa

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