Un uomo, a bordo della propria autovettura, ieri sera, intorno alle 20,30, si è avvicinato ad un’abitazione e, dopo essere sceso dal mezzo, si è diretto verso la porta d’ingresso dell’appartamento, riuscendo a forzarla. Dopo alcuni minuti ed il soggetto ha iniziato a caricare diversa refurtiva sulla propria auto solo che alla scena assisteva un finanziere libero dal servizio. Il militare, insospettito dagli strani movimenti del soggetto, gli si è avvicinavato con la propria auto. Tempestiva la reazione del ladro che, vistosi scoperto, in fretta e furia, ha caricato le ultime cose sul proprio veicolo e, senza badare a niente, immediatamente, accelerava e si dava alla fuga.
Il finanziere, con la propria auto, lo inseguiva e, nel contempo, chiamava il 112 per richiedere l’intervento dei Carabinieri. Infatti, poco dopo, una gazzella del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Modica, presente nella zona, individuava l’autovettura del ladro che, a forte velocità, percorreva la SS. 115 in direzione Rosolini nel tentativo di lasciare la provincia di Ragusa.
I Carabinieri si ponevano all’inseguimento del malvivente e, dopo diversi chilometri, riuscivano a fermare l’auto in fuga. Sul posto, poco dopo, giungeva anche una pattuglia di finanzieri della Tenenza di Pozzallo nel frattempo allertata dal loro collega. A bordo del mezzo del malvivente, i militari rinvenivano tutta la refurtiva poco prima asportata e consistente in un motozappa, attrezzature da lavoro ed altri oggetti vari, il tutto per un valore complessivo di circa 2.500 euro. Il ladro, dunque, condotto in caserma, veniva identificato per Salvatore Patania, 66 anni di Catania, con precedenti specifici e dichiarato in arresto con l’accusa di furto aggravato. Al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Ragusa come disposto dal Sostituto Procuratore di turno, Monica Monego, della Procura della Repubblica di Ragusa, informata dai Carabinieri.
La refurtiva, invece, è stata restituita al legittimo proprietario. L’autovettura Fiat Idea con la quale il Patania si era portato a Cava d’Aliga per commettere il furto, è stata sequestrata. Non è la prima volta, purtroppo, che la provincia di Ragusa venga presa di mira da pregiudicati catanesi in trasferta.