LE LEGGI IN ITALIA VALGONO SOLO PER I CITTADINI? L’introspezione di Ballarò

giombattista ballarò

Quante volte abbiamo sentito ripetere che il nostro è un Paese democratico regolato da leggi che vanno rispettate da tutti ? Tantissime volte e a seconda dell’opportunità del momento e di chi recita l’annuncio,affermato con particolare enfasi quasi a voler convincere anche i più scettici che le cose stiano davvero così. Magari fosse vero! In tal caso avremmo la certezza di vivere in un Paese nel quale non ci sarebbe spazio né per i furbi né per i potenti che riescono a non osservare le leggi vigenti e rimanere impuniti.

E quante volte, soprattutto negli ultimi anni, ci siamo sentiti dire che il varo di nuove leggi, quelle che debbono ulteriormente spremere i cittadini “limoni” sono leggi la cui applicazione è richiesta dall’Europa ?
Troppe volte e in qualche caso si è anche appreso che l’affermazione fosse parzialmente vera.
Al di là delle menzogne, a prescindere dagli opportunismi utilizzati per tartassare questo povero popolo, sono profondamente convinto che le leggi vadano osservate perché il contrario prefigura una situazione di anarchia ma è intollerabile che a doverle osservare siano solo quelli che non hanno Santi in Paradiso e chi non si attrezza per fare il furbetto.
Esiste da tempo una legge europea che prevede il rimborso delle tasse aeroportuali in caso di mancato imbarco sull’aereo prenotato e per il quale si è già pagato il biglietto.
Le furbone delle compagnie aeree hanno posto in essere un sistema per la richiesta del rimborso che presuppone un costo telefonico pari all’importo da richiedere sicchè chi dovrebbe fruire di tale rimborso, valutato il costo da sostenere, ci rinuncia con beneficio delle compagnie che in tal modo non rimborsano nessuno sebbene in presenza d’una precisa legge che lo preveda.
Ma non sarebbe il caso che tutti coloro che sanno a memoria la frasetta che recitano a convenienza, si ricordassero di recitarla in questi casi in cui è palese l’inosservanza della legge ed il ricorso alla furberia ?
Purtroppo ciò non avviene e credo sia inevitabile pensare che nel nostro Paese le leggi valgono per i comuni mortali; per i furbi, per chi può contare sul silenzio di chi dovrebbe invece gridare, c’è sempre il modo per ignorarle, con la certezza che in questi casi la legge ammette l’ignoranza e premia la furbizia.

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