Modica, Ivana Castello(Pd) chiede “conto” sulla Tasi. “Quali servizi sono erogati: manca elenco”

ivana castello

Per quali servizi è stata introdotta la Tasi e come viene calcolata. E’ ciò che chiede il consigliere comunale del Pd di Modica Ivana Castello, partendo dal fatto che l´amministrazione comunale ha adottato un´aliquota dell´1,85 per mille rispetto a quella base dell´1 x mille.  “La maggior parte di cittadini – dice – ha già effettuato il pagamento della prima rata della tasi e si approssima a pagare la seconda la cui scadenza è prevista per il 16 dicembre. La tasi, mi permetto di ricordarglielo, insieme all’IMU costituisce la IUC che si basa su due presupposti impositivi, uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore (IMU) e l’altro sull’erogazione e fruizione di servizi indivisibili (legge n. 147 del 2013, articolo 1, comma 639)”. La legge fissa per la Tasi un’aliquota di base pari all’1 per mille a cui corrisponderebbe una previsione di entrata pari a 2.480.898 euro: esattamente quella calcolata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. “A Modica si è pensato bene di innalzare l’aliquota all’1,85 per mille che induce una previsione di entrata di 4.589.661,63 euro, senza per altro spiegare i motivi di tale scelta, tranne ad ammettere che la frase “ritenutodi applicare l’aliquota dell’1,85 per mille a tutti gli immobili in modo da garantire la contribuzione di tutti i contribuenti al pagamento dei servizi indivisibili del Comune”, riportata nella delibera n. 166 del 17 giugno c.a., possa ritenersi in qualche modo comprensibile e convincente. Più grave è, tuttavia, che non si sia attenuta alla disposizione imperativa exa rticolo 1, comma 682 della legge n. 147/2013. Il non ha mai fornito l’elenco analitico dei costi così come la legge impone, con la conseguenza che i cittadini pagano senza sapere per cosa stanno pagando e perché stanno pagando quasi il doppio di quanto previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Desidero, in altre parole, che spieghi a me e ai cittadini, le ragioni per cui ha imposto un’ aliquota tra le più alte d’Italia”.

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