Sulla condizione dei lavoratori della Coop. “San Domenico Savio”, che ha avuto in affidamento dal Comune di Pozzallo la gestione dei servizi del CPSA di Pozzallo, dopo le esternazioni da parte di tutti gli attori coinvolti, appare non più rinviabile precisare alcuni punti della problematica balzata alla ribalta dei media. Lo dicono Angelo Tabbi e Salvatore Terranova della Cgil secondo cui, al di là dei soliti rimpalli di responsabilità cui si sta assistendo da qualche giorno
“preme particolarmente evidenziare il dato inconfutabile: il difficoltoso rapporto tra due istituzioni pubbliche (da un lato il Ministero dell’Interno e dall’altro il Comune di Pozzallo) alla fine ha prodotto una situazione che, oltre ad essere spiacevole, contribuisce a dare la cifra del contesto entro cui avvengono i normali rapporti tra istituzioni in questo Paese”.
“Qui non si vuole attribuire responsabilità ad alcuna istituzione, ma va detto, senza alcuna remora, che la cogestione – aggiungono i due sindacalisti – il costo del servizio in capo al Ministero mentre la sua gestione concreta al Comune di Pozzallo – di tale servizio da parte di due istituzioni pubbliche accumula ritardi e difficoltà, riverberandosi negativamente sui lavoratori, che stanno svolgendo all’interno del CPSA una attività delicatissima.
Si è davanti a ritardi non più tollerabili, perché potrebbero mettere in ginocchio un servizio di grande impatto umano, che i lavoratori, con grande senso di responsabilità e sensibilità pubblica e sociale, stanno emblematicamente garantendo, nonostante abbiano maturato più di 8 mensilità non pagate”.
La Cgil chiede un confronto dirimente tra le parti su questa problematica, e invita la Prefettura di Ragusa di promuovere, nel più breve tempo possibile, un incontro tra i soggetti istituzionali interessati, il sindacato e una delegazione di lavoratori.