Pozzallo, basta al comodato d’uso gratuito. Il Comune intende chiedere pagamento dei fitti

palazzo la pira

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale a Pozzallo, legato alla questione della scadenza della convenzione della gestione del Csr, il vicesindaco lo aveva già anticipato battendo cassa. Basta, infatti, con i comodato d’uso gratuito ad associazioni, sodalizi e bande, per richiedere invece un vero e proprio affitto, Un affitto da corrispondere mensilmente per far fronte alle esigenze di cassa del Comune sempre più in orso ed in difficoltà. Dopo una breve proroga così l’uso gratuito dei locali comunali siti in Piazza Studi, legati all’animi,

o associazione Marinai d’Italia e all’associazione Circolo Ufficiali della Marina Mercantile, concesso dal febbraio 2008 uno e dal giugno 2009 l’altro, decadranno per non essere più rinnovati. “Questo ente- si legge nella delibera di giunta- ha rappresentato la necessità di trasformare il contratto di comodato gratuito in locazione onerosa precisando il valore dei canoni come determinati dal Servizio Tecnico dell’ente sulla base di parametri dj legge e valori di mercato.” I due enti però non avrebbero i soldi necessari e hanno risposto picche al comune. Il Circolo ufficiali lo scorso 30 settembre avrebbe risposto che la disponibilità ad un canone annuo comprensivo sarebbe di gran lunga inferiore a quello cercato dal Comune, mentre L’Anmi ad ottobre scorso avrebbe chiarito che è addirittura impossibilitato al pagamento del canone locativo. Ed ecco allora che “l’Amministrazione ha disposto procedersi alla predisposizione degli atti volti a formalizzare la risoluzione dei due contratti di comodato. Pur riconoscendo la validità e l’impegno sociale profuso dalle due associazioni, tuttavia su ciò è comunque prevalente l’interesse dell’Ente ad utilizzare i suddetti immobili di cui è proprietario in modo maggiormente redditizio e per finalità istituzionali adeguate. Come dire gli immobili ci servono e “c’è “urgenza di dare seguito a quanto deliberato”, così quanto prima le due associazioni andranno fuori e le due associazioni dovranno trovare altre sedi. La crisi incombe per tutti.

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