Ho fatto sempre chapeau a quanti sostengono che le sentenze dei Magistrati vanno rispettate ma più passa il tempo e più mi vedo costretto, constatando alcune sentenze,a rivedere la mia opinione.
L’ultima sentenza che pone molte perplessità è l’assoluzione di tutti gli indagati per la morte del giovane Stefano Cucchi.Dopo il suo arresto avvenuto nel 2009 per spaccio di droga, malgrado le sue patologie(era epilettico),dopo un processo per direttissima fu decisa la detenzione in carcere durante la quale morì e per il cui decesso furono indagati alcuni medici del carcere ed alcuni agenti di polizia penitenziaria per aver riscontrato vari ematomi al volto del giovane
e diverse fratture su varie parti del corpo.
Sia i medici che il personale carcerario negarono d’aver esercitato violenza su Cucchi e malgrado le testimonianze di alcuni detenuti che hanno affermato di averlo visto colpire violentemente, la sentenza di alcuni giorni fa vede assolvere tutti gli indagati. Cosa è successo ? La Giustizia talvolta è ingiusta ? I Magistrati che hanno emesso il verdetto si sono convinti che gli ematomi e le diverse fratture presenti sul corpo di Cucchi fossero la conseguenza di una condizione autolesionista del povero deceduto e non delle percosse subite da servitori indegni dello Stato ?
Sono tutti interrogativi ai quali forse non riusciremo mai a dare risposte ma che lasciano l’amaro in bocca a chi crede ancora nella Giustizia e continua a pensare che chi sbaglia debba pagare perché chi gestisce le leggi è esente da forme di sciatteria.
Ma, considerando che quello di Cucchi non è l’unico ma solo l’ultimo caso che pone interrogativi sull’operato di certi Magistrati,viene solo da pensare che l’Italia si allontani sempre più da quello che si legge nelle aule dei tribunali”la legge è uguale per tutti” e che di fronte a certe sentenze che presentano molti lati oscuri non sia più possibile rispettare le sentenze astenendosi da osservazioni che, sebbene prive di argomentazioni giuridiche, contengono elementi di logica e razionalità.