SCOGLITTI. “TRUFFA DELLO SPECCHIETTO”: ARRESTATO

SPICUZZA GIUSEPPE CL. 93

Credeva di farla franca raggirando un pensionato 75enne di Scoglitti, ma quando si è visto piombare addosso i Carabinieri della locale Stazione, che si erano appostati per un mirato servizio di osservazione e controllo, non ha creduto ai suoi occhi: è finito così in manette Giuseppe Spicuzza, 21enne pregiudicato originario di Noto che, con il fratello minorenne denunciato a piede libero, a bordo di una BMW, si era fatto appena consegnare 50 euro in contanti, come presunto risarcimento per uno specchietto retrovisore che, l’anziano signore, avrebbe urtato con la propria autovettura danneggiandolo.

Tutto è successo nella mattinata di ieri in via Pescara quando il pensionato, a bordo della propria Ford Focus, ha udito uno strano rumore come se un sasso avesse colpito il suo veicolo. Sceso dalla vettura si è trovato davanti i due pregiudicati che, mostrando lo specchietto retrovisore danneggiato della loro BMW grigio metallizzata, gli hanno chiesto 50 euro per evitare di rivolgersi all’assicurazione, che ne avrebbe fatti sborsare almeno il doppio. L’anziano, non pienamente convinto, ha temporeggiato cercando di capire meglio la dinamica dell’evento. Nel frattempo i Carabinieri, allertati già nella mattinata per la presenza nella frazione di Scoglitti di un’auto sospetta del medesimo modello e colore di quella utilizzata dai due, avevano predisposto un servizio di osservazione e controllo nelle vicinanze di via Pescara e di via Augusta, in abiti simulati: non appena il 75enne ha consegnato i 50 euro, è scattato il blitz che ha permesso di bloccare i due fratelli in flagranza di reato.
Condotti presso la caserma di via Plebiscito, e terminate le formalità di rito, il minorenne è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Catania, mentre il fratello, arrestato, è stato poi rimesso in libertà su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dottoressa Serena Minicucci: i due, con precedenti specifici commessi anche in Toscana ed Emilia Romagna, dovranno rispondere del reato di truffa in concorso.
L’invito, rivolto a quanti abbiano subito la cosiddetta “truffa dello specchietto”, è quella di rivolgersi ai Carabinieri, presentandosi direttamente in caserma oppure telefonando al numero 112: l’attività investigativa sta proseguendo a ritmi serrati perché, proprio in tal senso, sarebbe stato accertato un altro caso analogo di truffa. Una modalità questa di origini campane, che pero è stata mutuata anche in Sicilia.

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