L’introspezione di Ballarò. “Io piagnucolo, voi piagnucolate, essi ridono”

ballarò

Il verbo più coniugato dei nostri tempi è senza alcun dubbio il verbo piagnucolare; quello più ignorato è motivarsi. L’utilizzo spropositato del primo e la dimenticanza quasi assoluta dell’altro producono l’esistenza d’un terzo verbo ,usato però solo dai protagonisti che hanno determinato una situazione sociale nella quale si muovono maldestramente le comparse piagnucolanti e demotivate.

E’ evidente a tutti come ogni giorno ciascuno di noi non faccia altro che rilevare le tante inadempienze di coloro che nel corso degli anni hanno determinato una situazione sociale che viene avvertita da tutti; è risaputo che l’insoddisfazione sociale produce frustrazione ma anche una sorta di demotivazione rispetto a quella giusta reazione che potrebbe, quantomeno in teoria , far registrare un’inversione reale di tendenza verso le problematiche che affliggono noi cittadini.
Cionondimeno, non riusciamo da un bel po’ di tempo ad andare oltre questo diffuso piagnucolio e a rinunciare a quella demotivazione collettiva che fa ridere quei furbi che da questi atteggiamenti traggono la loro vera forza. Già, perché ai nostri politici si può dire di tutto tranne che non siano dei gran furboni ! Questo stato di cose riguarda sia le piccole comunità che il livello nazionale.
Ecco allora che ogni giorno ci rendiamo disponibili a criticare l’operato degli amministratori locali, a dire la nostra sulle diatribe che caratterizzano i diversi partiti, a pretendere tutto e subito dai Governi centrali, dimenticando magari che altri amministratori locali o uomini di Governo non hanno combinato nulla per decenni e ce ne siamo stati zitti.
Se riuscissimo finalmente a trovare la capacità per non farci più abbindolare dai soliti discorsi di chi abbiamo delegato a rappresentarci, se avessimo la capacità di non farci più depistare dalla proposizione di falsi problemi che tolgono spazio a quelli reali, avremmo certamente compiuto un primo passo dal distacco d’un inutile piagnucolio che nessun risultato potrà mai produrre e dall’impedire che taluni continuino a ridere sui nostri comportamenti che in fondo sono davvero ridicoli.
Se è vero che ciascuno è artefice del proprio destino, non rendendoci conto dell’opportunità d’un nostro diverso atteggiamento verso coloro che nei fatti stanno decidendo le nostre sorti, è sicuro che non potremo ottenere risultati diversi rispetto al passato poiché nulla avremmo fatto per realizzarli; né tantomeno ci si potrà cullare con l’illusione che alcuni nostri governanti riusciranno a cambiare le cose, perché la politica, piaccia o no, è e sarà sempre compromesso tra coloro che occupano i Palazzi del potere. Se non siamo capaci di non piagnucolare, sforziamoci almeno di non far ridere chi organizza la nostra rovina !

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