“Occorre creare le condizioni ponte per un rilancio. Parlo di un ricambio per una nuova classe di governo della città, attraverso la quale si arrivi alla scadenza del mandato elettorale con il completamento del programma amministrativo”. Il segretario del Partito Democratico di Vittoria, Francesco Cannizzo, si esprime in questi termini sulla decisione del sindaco, Giuseppe Nicosia, di azzerare la giunta comunale e condivide il provvedimento nella sua totalità.
“Si deve varare una fase di grande chiarezza, che porti, sotto l’aspetto organi grammatico, alla nomina di una nuova giunta, che sia più in sintonia con i bisogni della città. E persegua la qualità e la quantità dell’azione politica e amministrativa.
Quella che stiamo vivendo è una fase decisiva. Che ci proietta nel futuro. È necessario partire dai risultati ottenuti da questa amministrazione. La giunta, infatti, nonostante la complessità, l’importanza e l’oggettiva difficoltà dei contesti in cui ha operato, in modo particolare quello economico, stante la scarsezza delle risorse, per minori trasferimenti dallo Stato, è riuscita, comunque, a dimostrare una grande capacità di gestione e soluzione dei problemi sociali ed amministrativi della città. Inoltre, bisogna sottolineare, in modo inequivocabile, che l’attenzione sui problemi della nostra città è da sempre questione primaria per l’Amministrazione Comunale e per il PD. Nella mia disamina non voglio dimenticare le problematiche che caratterizzano il nostro tessuto economico-sociale e culturale e, in particolar modo, agricolo.
Ora serve un vero e proprio progetto di rilancio dell’azione amministrativa in questo scorcio di fine mandato”. Il PD si pone vicino al sindaco in questa battaglia di civiltà e dignità ritenendo che un radicale rinnovamento dei ruoli amministrativi è un segnale chiaro e positivo. È un modo netto che consente, da subito, di dare il via ad una nuova fase comune di ricerca di una soluzione organigrammatica e istituzionale, nel pieno rispetto del programma con il quale il sindaco si è presentato con successo alle elezioni amministrative del 2011. Il consenso ricevuto dall’elettorato gli consente di governare, esclusivamente, per il bene comune, prescindendo dalle piccole e residuali logiche di parte.
“La questione non riguarda questa o quella poltrona. Il problema attiene alla classe dirigente di questa città. Mi riferisco alla capacità e alla responsabilità di dare risposte ai cittadini di Vittoria, attraverso un’azione politica che sia specchio di una programmazione e di una verifica continua, in ragione degli obiettivi che abbiamo fissato.
Per raggiungere questo obiettivo non sarà sufficiente un rimpasto o qualche volto nuovo in giunta. Cambiare qualche assessore può essere funzionale ad appagare singoli appetiti. E la politica, sia chiaro, non serve per placare appetiti, ma per dare risposte generali ai cittadini in termini di servizi e qualità della vita. Occorre trovare una nuova unità, un nuovo metodo di lavoro in cui i rapporti non siano segnati dalla diffidenza, ma dalla responsabilità reciproca. Se davvero si vuole recuperare la qualità amministrativa, in quest’ ultimo scorcio di legislatura non si può prescindere da un radicale rinnovamento dei ruoli amministrativi, tenendo in conto delle professionalità tecniche e politiche. Questa è una condizione necessaria per dare le risposte alla città. Nuovi ruoli, che siano organici al Pd, coesi con il sindaco e con il Consiglio comunale. Per mantenere la barra dritta fino all’obiettivo finale. Dobbiamo promuovere un’attività amministrativa sempre improntata alla trasparenza. Infine, sono convinto che l’azione di governo debba essere costantemente verificata attraverso comunicazioni periodiche e iniziative pubbliche, alle quali tutti gli amministratori sono chiamati alla presenza e al sostegno”.