Sì alle richieste delle Pmi insediate nella zona artigianale di Zagarone La Cna di Scicli: “L’opificio potrà essere ceduto in modo parziale anche ad altre imprese in possesso dei requisiti. Ma ci aspettavamo modifiche più sostanziali”

Guglielmo Trovato presidente Cna Scicli

Dopo quanto deliberato nella seduta del Consiglio comunale di Scicli del 13 novembre scorso, sono state accolte le istanze provenienti dalle imprese insediate nella zona artigianale di contrada Zagarone. Le imprese proprietarie dei lotti possono finalmente cedere il proprio opificio ad altre imprese, in possesso dei requisiti, anche in modo parziale e sempre nel rispetto delle norme in materia urbanistica. “Ma se da un lato – afferma il presidente della Cna territoriale, Guglielmo Trovato, con il responsabile organizzativo Franco Spadaro – la modifica di alcuni punti del regolamento di gestione dell’area artigianale di contrada Zagarone viene incontro alle esigenze delle imprese che stanno vivendo un periodo terribile dal punto di vista economico, dall’altro resta il rammarico per una delibera che non tiene conto del lavoro complessivo svolto in concertazione con le associazioni di categoria e che avrebbe portato a dalle modifiche più organiche e più funzionali dell’intero regolamento. D’altronde, anche in virtù di quanto evidenziato nel dibattito in sede di Consiglio comunale, questo deve essere considerato un punto di inizio e non conclusivo di un iter che dovrà portare ad un complessivo rilancio dell’intera area artigianale. Ci aspettiamo infatti da subito un’azione amministrativa della Giunta Susino che sblocchi l’iter di assegnazione dei lotti liberi, che venga cambiata la destinazione d’uso di quelle aree ricadenti all’interno della zona artigianale inizialmente destinate ad altri utilizzi e che possano venire assegnate al più presto ad imprese che ne facciano richiesta. E, ancora, che sia reso funzionale il centro direzionale per lo svolgimento di attività a servizio e a supporto delle imprese insediate. Su questo la Cna e le imprese artigiane non accetteranno ulteriori lungaggini e continueranno a svolgere la propria azione propositiva”.

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