Prima delle scorse politiche, facevo parte di quella folta schiera d’italiani che speravano in un successo del movimento 5 stelle perché fiducioso che le loro accuse verso la casta, le loro denunce coraggiose ancorché non originali nei confronti d’un sistema politico corrotto che stava trascinando l’Italia in un baratro, potessero porre fine ad un ventennio di politica dei proclami e si potesse inaugurare una stagione di politica dei progetti per il Paese, delle attenzioni per i cittadini e le imprese, una politica insomma come descritta nella Costituzione ma da tempo mai messa in atto.
La speranza durò poco, perché in molti dovemmo prendere atto che i grillini erano bravi nei loro cri cri cri almeno quanto i loro colleghi politici più anziani nei loro bla bla bla, ma di fronte alla possibilità di contribuire a cambiare il sistema dall’interno dei luoghi deputati a farlo, preferirono rimanere alla finestra, adducendo la motivazione che mai avrebbero stretto alleanze con i corrotti, gli incapaci gli ignavi.
Encomiabile e rispettabile principio d’integrità morale ma anche prova di grande presunzione ed arroganza se si considera che le battaglie si combattono dall’interno e non rimanendo affacciati alle finestre.
Sebbene anche tra i simpatizzanti e gli iscritti del movimento ci siano state non poche defezioni proprio per la condotta tenuta quando si potevano cambiare le regole del gioco, il comico Grillo (più comico oggi di quanto non fosse quando era in carriera) ed il suo alter ego continuano presuntuosamente a dire agli italiani che alle prossime elezioni andranno al governo da soli e senza inciuci con alcuno.
E’ evidente che questi vivono fuori dal mondo reale !
La gente ha capito, miei cari, che non siete migliori degli altri, che anche voi, sebbene nuovi alle lordure di cui è caratterizzata la politica, avete già imparato a predicare bene e a razzolare male; 84 dei 156 parlamentari del M5S si sono rifiutati di pubblicare i loro redditi on line dopo tanto frastuono perché i redditi di chi rappresenta il Paese fossero noti a tutti e costoro si giustificano che la pubblicazione in rete non è un obbligo. Perché prima lo era ?
Se davvero ambivate a raggiungere le sedi del potere per invertire certe tendenze, dovevate mettere le mani in pasta e condizionare gli altri compagni di ventura con la giustezza dei vostri progetti, ma per la serie è più facile criticare che operare, avete preferito continuare a far cagnara dentro e fuori le Istituzioni non perseguendo alcun risultato degno di nota.
Magari in qualche realtà locale avete conquistato delle maggioranze che vi consentono di guidare alcune città ma forse non sapete che le grandi decisioni, quelle che cambiano il corso della storia si assumono in quei palazzacci chiamati Montecitorio e Palazzo Madama, dove siete, per vostra scelta , minoranza.
Un invito pertanto alla sobrietà comportamentale ed un altro a riflettere sul fatto che certi treni passano solo una volta nella vita, se si perdono, si rimane appiedati.
Quest’analisi è stata fatta dal sottoscritto poco più d’un anno fa,come ricorderanno coloro che seguono i giornali online; oggi, possiamo solo aggiungere che costoro, avendo perso i muli cercano di ritrovare i capestri e quei comici che hanno diretto il movimento, alla luce di continue disfatte politiche, tentano di ripartire proclamandosi garanti del movimento.Ma quale movimento, se sono stati sempre immobili e a criticare anche quelle poche cose buone che gli avversari politici sono riusciti a concretizzare ?
Certi treni passano solo una volta nella vita, avete perduto la possibilità di viaggiare verso nuovi orizzonti, ogni tentativo di riprendere il viaggio è ormai vano e serve solo a voi stessi.