Una seduta di esorcismo all’interno di una chiesa di Scicli. E’ stata interrotta sabato mattina dai carabinieri della locale Tenenza, allertati da alcune persone, preoccupati dalle urla provenienti dalla struttura sacra intitolata a San Michele. Quando i militari sono entrati hanno trovato alcune persone ed un sacerdote che stava praticando pratiche esorciste su una donna 35enne. Quest’ultima, durante l’attività del sacerdote gridava e piangeva a squarciagola.
E’ accaduto, come si diceva sulla Via Francesco Mormino Penna, a poche decine di metri dal Municipio. La gente, in un primo momento, non aveva compreso cosa stesse accadendo in quella chiesa chiusa, annessa all’ex convento di San Michele, e luogo culturale. I militari dell’Arma hanno constatato che un sacerdote stava praticando un rito di esorcismo su una donna che sarebbe stata posseduta dal diavolo, alla presenza di altre persone che partecipavano con le preghiere mentre Don Tonino Lorefice, parroco della chiesa Madonna di Fatima che, peraltro, è autorizzato dalla Diocesi di Noto, collaborato dal collega Don Paolo Gradanti che opera a Ispica, praticava il rito. Due, infatti, i sacerdoti della Chiesa netina che possono. Già il sabato precedente c’era stato il primo appuntamento ma allora non si era creato tutto questo bailamme.
E’, comunque, risultato che la seduta di esorcismo aveva il consenso del Vescovo della Diocesi di Noto. Don Lorefice e Don Gradanti sono i due sacerdoti che possono adempiere a queste pratiche perchè muniti di una speciale licenza, appunto, del vescovo come previsto dal Codice di Diritto Canonico. Tale permesso è limitato al territorio della Diocesi a cui appartengono i sacerdoti autorizzati appartengono.