Ci sono stati altri due casi in provincia di Ragusa di “febbre suina” che aveva colpito lo scorso mese anche il 45enne A.B. e il 64enne V.S., entrambi di Chiaramonte Gulfi. Nel frattempo, nelle scorse ore, sono migliorate le condizioni del 35enne modicano G.D.R., ricoverato all’Ismett di Palermo perché affetto dal virus A H1N1 Per diagnosi per lui oramai è ufficiale. Lo si evince dall’esito delle indagini di laboratorio eseguite nei giorni scorsi. Il miglioramento delle condizioni del 35enne è determinato anche dalla tempestività con la quale si è intervenuti già all’Ospedale Maggiore di Modica
dove erano arrivati un cardiochirurgo e un trasfusionista da Palermo che insieme ai sanitari della Rianimazione locale avevano proceduto a porre in Ecmo, il paziente(operazione durata circa tre ore)per poterlo stabilizzare e trasferirlo in elisoccorso a Palermo. La diagnosi ufficiale parla di broncopolmonite massiccia, piuttosto insidiosa e diretta concausa del virus A/H1N1, meglio noto come influenza suina. Tornando ai due chiaramontani, uno è quasi del tutto stabilizzato e nei prossimi giorni rientrerà a casa, mentre per l’altro le condizioni cliniche restano piuttosto critiche, seppure con lievi miglioramenti nelle ultime ore. I medici si dicono fiduciosi ma restano comunque cauti, perché il virus deve fare il suo corso e i prossimi giorni saranno decisivi in tal senso. Sia il modicano di 35 anni che il 45enne di Chiaramonte Gulfi sono assistiti dai familiari nel centro specializzato del capoluogo isolano, dove si trovano ricoverati da alcuni giorni. “E’ bene non fare facili allarmismi – ha dichiarato il direttore sanitario dell’Ospedale Maggiore, Piero Bonomo.” – Il giovane modicano era stato ricoverato dopo giorni di febbre, tosse e mal di gola. Il medico di famiglia, a causa del persistere delle difficoltà gli aveva consigliato alcuni accertamenti ma, nel frattempo, la situazione per l’uomo si era complicata cosicchè era stato trasportato al “Maggiore” e ricoverato in divisione di Malattie Infettive, dove le condizioni erano peggiorate. E’ stato, quindi, portato in Rianimazione, dove il primario, Rosario Trombadore, e gli altri colleghi avevano concordato il trasferimento all’Ismett. E’ utile rilevare che la trasmissione umana del virus avviene o tramite contatto o per via aerea, a causa di starnuti e colpi di tosse, specie in ambienti chiusi