Grande partecipazione, ieri mattina a Vittoria, al “Corteo in difesa degli amici a quattro zampe. La manifestazione, organizzata da alcune Associazioni Animaliste, Ambientaliste e da numerosi volontari che ogni giorno, con passione, dedicano il loro tempo alla tutela degli animali, ha rappresentato, senza dubbio, un forte segnale dell’indignazione di tutta la cittadinanza nei confronti non solo dell’inciviltà dilagante ma anche delle lungaggini burocratiche che caratterizzano spesso il modo in cui vengono affrontate
alcune annose problematiche come il randagismo. La manifestazione è stata fortemente voluta anzitutto come atto di protesta contro le ultime vergognose vicende, inerenti l’avvelenamento di cani e gatti nei pressi del centro storico, che sono senza dubbio da considerasi come episodi intollerabili per qualsiasi società civile.
“Gli animali sono esseri viventi dotati di un’anima, intelligenza e sensibilità – ha dichiarato Andrea Dell’Agli dell’Associazione Ambientalista Fare Verde – e fino a quando non verrà compreso questo principio fondamentale non sarà possibile un vero cambiamento”.
Un cambiamento che, se è vero che debba partire anzitutto dal singolo, necessita di un sostegno più concreto e soprattutto rapido da parte delle Istituzioni competenti.
Il problema del randagismo, infatti, causato principalmente dall’assenza, fino ad oggi, di politiche adeguate e dalla mancanza di strutture quali i canili e i rifugi sanitari, non è stato ancora risolto in maniera definitiva e concreta. Tuttavia, un piccolo passo avanti è stato fatto grazie alla collaborazione tra alcune Associazioni Animaliste e Ambientaliste e l’Amministrazione Comunale di Vittoria.
L’assessore Francesco Cannizzo che detiene, tra le altre, la delega alla protezione degli animali, lo scorso Febbraio ha incontrato le Associazioni proprio per discutere del problema del randagismo e della necessità di tracciare alcune linee di intervento. Le Associazioni, nello specifico, hanno sollecitato l’Amministrazione affinché il Regolamento promosso dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dalla Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente, venisse finalmente recepito anche dal Comune di Vittoria.
Attraverso il regolamento, rielaborato dalle Associazioni al fine di adattarlo alle peculiarità del territorio, si affidano proprio ai Comuni, responsabili per gli animali presenti sul loro territorio, fondamentali compiti di tutela e difesa, di responsabilità, di sviluppo di un corretto rapporto tra animali e cittadini e di contrasto del fenomeno del randagismo.
Di fatto l’Amministrazione si sta impegnando per fronteggiare al meglio le problematiche che attengono agli animali, ma occorre accelerare i tempi. “Insieme ad altre Associazioni Animaliste e Ambientaliste – ha dichiarato Marianna La Terra delegata dell’Associazione “Il Lungo Baffo”, sezione di Vittoria – ci siamo mobilitati oltre che per il regolamento affinché l’Amministrazione s’impegni anche nell’istituzione delle colonie feline, altra questione che necessita di una risposta immediata.”
Importante problematica è ovviamente anche quella connessa al maltrattamento e al fatto che spesso gli animali sono tenuti in condizioni pietose da persone che non solo non sono in grado di accudirli, ma che spesso non adempiono neanche alle più elementari norme inerenti la pubblica sicurezza.
“Gli animali devono essere accuditi nel miglior modo possibile – ha aggiunto Gaetano Mangione collaboratore dell’Associazione “Il Lungo Baffo” – perché se il loro istinto viene deviato si rischiano conseguenze gravissime. Mi riferisco in particolar modo al fatto che se un animale, tenuto in condizioni precarie e istigato all’aggressività, fa del male ad una persona si ha la tragedia nella tragedia: il danno arrecato alla persona e, probabilmente, la soppressione dell’animale”.
E non bisogna dimenticare neanche le ripercussioni negative che il problema del randagismo, del maltrattamento degli animali e dell’incuria in generale hanno sull’immagine della città in termini di promozione turistica. Chi viene in vacanza nel nostro territorio e si trova dinanzi a scenari indegni di qualsiasi società civilizzata, difficilmente deciderà di mettere piede nuovamente in questi luoghi. L’educazione, la cultura e la sensibilizzazione alla tutela degli animali, rappresentano da questo punto di vista uno strumento potentissimo nel fronteggiare una situazione ormai diventata insostenibile.
“E’ arrivato il momento di dire basta – afferma Myriam Ragona, volontaria animalista – perché ogni giorno arrivano segnalazioni di animali abbandonati, incidentati e lasciati a morire nell’indifferenza più totale. Le istituzioni devono adempiere ai loro compiti in maniera più incisiva e soprattutto impegnarsi in campagne di sensibilizzazione che educhino la collettività ad un corretto rapporto con i nostri amici animali e alla loro difesa contro ogni forma di abuso”.
Tante le motivazioni alla base di questo corteo, tutte accomunate dalla stessa esigenza, ovvero dare voce a chi voce non ha.
“Il Nostro prossimo è tutto ciò che vive” è la citazione di Ghandi che si legge in uno dei tanti cartelloni preparati per la manifestazione e l’augurio è quello che tale principio venga fatto proprio da ciascuno di noi. Perché i grandi cambiamenti si verificano quando ogni membro della collettività crede fermamente nella possibilità di una società migliore e lotta, nel suo piccolo, contro ogni forma di ingiustizia.