Per due mesi ricoverata in ospedale, dopo avere rischiato la vita. La causa? Sarebbe stata morsa da un insetto da pianta grassa il cui veleno le ha bloccano i muscoli degli arti. Per fortuna, la sua condizione si è quasi stabilizzata positivamente. Al centro di questa vicenda una conosciuta commerciante modicana, Concetta Cassibba, che dovrà ancora sottoporsi giornalmente alle necessarie terapie per il recupero completo. Lo scorso 16 gennaio, rentrando dal lavoro a casa aveva accusato sintomi febbrili: dopo qualche ora la temperatura era salita a 40°.
Il medico le aveva prescritto una tachipirina ma col passare delle ore la situazione è peggiorata fino a quando non ha perso conoscenza, finendo esanime a terra. In ambuolanza era stata trasferita in codice rosso al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore dove la prima ipotesi clinica era stata la meningite (c’era un evidente l’arrossamento delle meningi). I medici ne avevano disposto il ricovero in Rianimazione. Nel frattempo le condizioni erano precipitate: la poveretta accusava amnesie e le si erano bloccati i muscoli dei quattro arti. Posta in coma farmacologico per 15 giorni, era stata sottoposta a vari esami. Il primario, Rosario Trombadore, ha chiesto l’intervento di un neurochirurgo da Catania. “Nonostante imperversasse il maltempo, il professionista, sollecitato dal dottore Trombadore, che voglio ringraziare insieme alla sua equipe per l’alta professionalità dimostrata è venuto ugualmente a Modica e questo, ritengo, sia stato un passaggio fondamentale – dice Giuseppe Sammito, marito della donna”. La diagnosi ipotizzata: puntura da insetto, non identificato, da pianta grassa, che la donna avrebbe subito proprio a Modica. Era evidente l’arrossamento nella zona del corpo punta. “Non avevamo fatto alcun viaggio – spiega il congiunto – per cui non ci sono dubbi su questo”. La donna ha trascorso le ultime settimane al “Busacca” di Scicli, anche qui professionalmente assistita, e ieri mattina è tornata, fortunatamente, in famiglia.
nella foto una delle manifestazioni di accoglienza per Concetta Cassibba che l’interessata ha postato su Facebook