Modica, l’altra verità sulla morte di Tery Sammito

tery sammito

Sulla morte di Teresa Sammito c’è una seconda verità. La 32enne modicana, che gli amici chiamavano semplicemente Tery, deceduta poche settimane fa dopo avere dato alla luce il figlio, all’Ospedale “Cannizzaro” di Catania, avrebbe, infatti, saputo del rischio che comportava il parto non all’origine ma al quinto mese di gravidanza. Lo dicono i genitori, a distanza di una quindicina  di giorni dai funerali, ancora distrutti dal dolore. “A mia figlia – spiega la madre, Giuseppina Di Raimondo – nussuno aveva detto che un’eventuale gravidanza l’avrebbe messa a rischio. Cinque anni fa le era stato diagnosticato un linfoma da 15 centimetri che si era abbassato sotto il cuore.  Sul rischio è stata informata  esattamente il 19 novembre scorso, quando era al quinto mese di gestazione”. La giovane donna era convolata a nozze il 30 aprile del 2014 con Salvatore Spadaro, l’amore della sua vita, ignara, secondo quanto sottolineano gli anziani genitori, della spada di Damocle che incombeva su di lei. Due mesi dopo il matrimonio la gioia della coppia ha raggiunto il clou alla notizia che Tery aspettava un bambino. “E’ vero – aggiunge mamma Giuseppina – mia figlia ha dovuto fare una scelta di vita, ma quando era già al quinto mese di gravidanza. Solo il 19 novembre, infatti, è stata resa edotta che andare avanti metteva a rischio la sua esistenza. Nessuno prima le aveva o ci aveva detto nulla. Noi eravamo felici del bambino in arrivo e non poteva essere diversamente visto che eravamo tutti ignari di cosa si nascondesse dietro l’angolo”. La scelta di Tery e del marito è stata assunta, dunque, due mesi prima del parto, visto che poi il bambino è venuto alla luce a sette mesi di gestazione. Tery Sammito resta sempre “mamma coraggio”, a maggior ragione. Se qualcuno, com’è stato, l’ha condannata per avere scelto la gravidanza sapendo dall’inizio dei rischi che correva, ora dovrà cambiare opinione perchè la giovane donna ha dovuto scegliere quando il bambino era già in grembo: la classica “scelta di vita”. Tery aveva avuto un arresto cardiaco subito dopo il parto. I medici l’avevano “recuperata” e posta in coma farmacologico. Due giorni dopo un nuovo arresto cardiaco con conseguente emorragia cerebrale.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa